La capacità di ricorrere a pratiche informali all’interno di un sistema burocratico e legislativo poco strutturato come quello post-sovietico russo ha contribuito alla comparsa sulla scena politica ed imprenditoriale di un ristretto gruppo di persone, i cosiddetti oligarchi, che hanno esercitato una forte pressione sulle decisioni politiche del paese. Questo elaborato si pone l’obiettivo di approfondire l’uso di pratiche illegali per l’assegnazione di imprese strategiche sul mercato russo durante le aste "prestiti per azioni" tenutesi durante la seconda fase di privatizzazione delle imprese voluta dal governo Yeltsin a partire dal 1994. Verrà ricostruito il contesto generale delle privatizzazioni, dando spazio maggiore alla seconda fase, e si analizzeranno vari casi. Tra questi, la trattativa che ha coinvolto l’azienda italiana STET (Società Finanziaria Telefonica S.p.A.) e il colosso delle telecomunicazioni russo “Svyaz’invest”. Verrà poi comparato il modo in cui i mass-media, in particolare la stampa russa (Kommersant’) e quella italiana (Il Sole 24 Ore), hanno raccontato le fasi della trattativa, che si risolse con un nulla di fatto.

Pratiche informali nella Russia privatizzata: le aste "prestiti per azioni"

Toppan, Federico
2020/2021

Abstract

La capacità di ricorrere a pratiche informali all’interno di un sistema burocratico e legislativo poco strutturato come quello post-sovietico russo ha contribuito alla comparsa sulla scena politica ed imprenditoriale di un ristretto gruppo di persone, i cosiddetti oligarchi, che hanno esercitato una forte pressione sulle decisioni politiche del paese. Questo elaborato si pone l’obiettivo di approfondire l’uso di pratiche illegali per l’assegnazione di imprese strategiche sul mercato russo durante le aste "prestiti per azioni" tenutesi durante la seconda fase di privatizzazione delle imprese voluta dal governo Yeltsin a partire dal 1994. Verrà ricostruito il contesto generale delle privatizzazioni, dando spazio maggiore alla seconda fase, e si analizzeranno vari casi. Tra questi, la trattativa che ha coinvolto l’azienda italiana STET (Società Finanziaria Telefonica S.p.A.) e il colosso delle telecomunicazioni russo “Svyaz’invest”. Verrà poi comparato il modo in cui i mass-media, in particolare la stampa russa (Kommersant’) e quella italiana (Il Sole 24 Ore), hanno raccontato le fasi della trattativa, che si risolse con un nulla di fatto.
2020-03-16
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/6582