LE SPIE DEL FANTASTICO. I SEGNALI TESTUALI DI UNA STRATEGIA ENUNCIATIVA

Il presente studio persegue essenzialmente due obiettivi. In primo luogo, muovendo dagli studi di Carla Benedetti in merito alla reazione ideale del lettore della narrativa fantastica, questa ricerca intende fornire una definizione innovativa del modo fantastico, cercando di superare le posizioni già espresse in passato dai critici (primo fra tutti Tzvetan Todorov) e facendo ricorso agli strumenti analitici messi a disposizione, da un lato dalla riflessione di Umberto Eco sulla semiotica del testo e sulla cooperazione interpretativa nei processi di fruizione letteraria, e dall’altro dalla cosiddetta teoria dei mondi possibili così come questa si delinea, soprattutto, negli studi di Lubomír Doležel. Inoltre, il presente studio intende fornire un’analisi quanto possibile esaustiva e dettagliata di tutti quegli elementi strutturali e narrativi che, se rintracciati in un’opera letteraria, segnalano l’adozione di un modo d’enunciazione di tipo fantastico al suo interno.