La presente sperimentazione rientra nel Progetto Europeo Routes, che ha come finalità lo sviluppo di tecniche innovative nel trattamento dei fanghi urbani. Al giorno d’oggi infatti, lo smaltimento dei fanghi risulta essere un problema sempre più rilevante, sia per i quantitativi in gioco, sia per i costi. La digestione anaerobica è un’efficiente risposta a questa problematica, perché consente di ridurre i fanghi da smaltire e permette, allo stesso tempo, un recupero energetico mediante l’utilizzo del biogas prodotto. I fanghi attivi mostrano avere tuttavia un basso potenziale di bio-metanizzazione, rendendo così il trattamento poco conveniente sia dal lato di processo, sia da quello economico. Per migliorare il bilancio energetico degli impianti si può quindi ricorrere alla co-digestione anaerobica dei fanghi attivi assieme a varie tipologie di rifiuti organici (biowaste), smaltendo adeguatamente quest’ultimi e aumentando la produzione complessiva di biogas. Il digestato inoltre può essere utilizzato come fertilizzante in ambito agricolo, se le sue caratteristiche rientrano nei limiti imposti dalla normativa. In questa sperimentazione, oggetto del presente internato di tesi, viene studiata la co-digestione anaerobica di fanghi attivi ed un rifiuto semi-solido proveniente dal processo di vinificazione. Al fine di ottimizzare il processo, vengono testate e confrontate le condizioni di mesofilia e termofilia, con diversi carichi organici. Lo scopo è di definire i parametri operativi migliori, sulla base del monitoraggio dei parametri di stabilità, della produzione e della composizione del biogas, definendo quindi i bilanci di massa ed energia per l'intero processo.
Co-digestione anaerobica di fanghi secondari e reflui vinicoli: ottimizzazione di processo
Fiorotto, Federico
2012/2013
Abstract
La presente sperimentazione rientra nel Progetto Europeo Routes, che ha come finalità lo sviluppo di tecniche innovative nel trattamento dei fanghi urbani. Al giorno d’oggi infatti, lo smaltimento dei fanghi risulta essere un problema sempre più rilevante, sia per i quantitativi in gioco, sia per i costi. La digestione anaerobica è un’efficiente risposta a questa problematica, perché consente di ridurre i fanghi da smaltire e permette, allo stesso tempo, un recupero energetico mediante l’utilizzo del biogas prodotto. I fanghi attivi mostrano avere tuttavia un basso potenziale di bio-metanizzazione, rendendo così il trattamento poco conveniente sia dal lato di processo, sia da quello economico. Per migliorare il bilancio energetico degli impianti si può quindi ricorrere alla co-digestione anaerobica dei fanghi attivi assieme a varie tipologie di rifiuti organici (biowaste), smaltendo adeguatamente quest’ultimi e aumentando la produzione complessiva di biogas. Il digestato inoltre può essere utilizzato come fertilizzante in ambito agricolo, se le sue caratteristiche rientrano nei limiti imposti dalla normativa. In questa sperimentazione, oggetto del presente internato di tesi, viene studiata la co-digestione anaerobica di fanghi attivi ed un rifiuto semi-solido proveniente dal processo di vinificazione. Al fine di ottimizzare il processo, vengono testate e confrontate le condizioni di mesofilia e termofilia, con diversi carichi organici. Lo scopo è di definire i parametri operativi migliori, sulla base del monitoraggio dei parametri di stabilità, della produzione e della composizione del biogas, definendo quindi i bilanci di massa ed energia per l'intero processo.File | Dimensione | Formato | |
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