Il Disturbo dello Spettro Autistico (自閉症スペクトラム障害, Jiheishō supekuto-ramu shōgai, da Autism Spectrum Disorder, ASD) è un disturbo del neuro-sviluppo caratte-rizzato da un deficit persistente nella comunicazione e nell’interazione sociale che mina la capacità di un individuo di comunicare, di entrare in relazione con le persone e di adattarsi all’ambiente circostante, risultando profondamente invalidante nel campo per-sonale, familiare, sociale, educazionale e occupazionale. Nel caso del Giappone, il tasso di prevalenza di ASD risulta essere tra i più alti documentati a livello globale; inoltre, il Paese vanta una forte tradizione di ricerca sull’autismo, dimostrando grande familiarità della comunità scientifica con il disturbo. Tuttavia, alcuni studi rivelano che tra la popo-lazione generale persistono profonde lacune e convinzioni errate riguardo il disturbo e le sue cause- Tali pregiudizi hanno origine da una profonda stigmatizzazione delle malattie mentali e comportamentali nella società giapponese derivanti principalmente da fattori socio-culturali, i quali giocano un ruolo primario nell’esperienza di vita quotidiana dell’individuo e nel suo sviluppo, nonché nella maniera in cui la malattia viene concepita e affrontata dal singolo e dalla comunità. Tale stigmatizzazione ha comportato non solo avversità e distanza sociale ma anche ritardi nello sviluppo di un sistema di supporto per l'ASD. In particolare, il sistema educativo per i bisogni speciali (特別支援教育 Tokubetsu shien kyōiku) riflette le stesse dinamiche sociali. Nello specifico, il sistema educativo per i bisogni speciali in Giappone si è sviluppato separatamente dal contesto scolastico regolare, secondo una tendenza generale all’istituzionalizzazione che rende la presenza delle persone con disabilità invisibile alla società. Solo dall’inizio degli anni 2000 il governo ha iniziato a promuovere una serie di riforme per la creazione di un si-stema educativo di tipo inclusivo, culminate nel 2014 con la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità. Tuttavia, nonostante le ri-forme, nella pratica persistono barriere sociali e culturali che ostacolano l'effettiva in-clusione dei bambini con disabilità nelle classi regolari. In particolare, nel caso dell’ASD, molto spesso il sistema scolastico giapponese sembra essere inflessibile, con una forte pressione per la conformità e una riluttanza a tenere in considerazione i bisogni specifici dell’individuo: circostanze che risultano essere incapaci di accogliere i bambini con ASD senza estraniarli dal contesto sociale. Tale studio vuole indagare quali sono tali fattori socio-culturali e come questi ostacolano l’ inclusione dei bambini con ASD nella scuola giapponese.
ASD in Giappone tra inclusione e stigma: un focus sul sistema educativo per i bisogni speciali
Anghetti, Dalila
2020/2021
Abstract
Il Disturbo dello Spettro Autistico (自閉症スペクトラム障害, Jiheishō supekuto-ramu shōgai, da Autism Spectrum Disorder, ASD) è un disturbo del neuro-sviluppo caratte-rizzato da un deficit persistente nella comunicazione e nell’interazione sociale che mina la capacità di un individuo di comunicare, di entrare in relazione con le persone e di adattarsi all’ambiente circostante, risultando profondamente invalidante nel campo per-sonale, familiare, sociale, educazionale e occupazionale. Nel caso del Giappone, il tasso di prevalenza di ASD risulta essere tra i più alti documentati a livello globale; inoltre, il Paese vanta una forte tradizione di ricerca sull’autismo, dimostrando grande familiarità della comunità scientifica con il disturbo. Tuttavia, alcuni studi rivelano che tra la popo-lazione generale persistono profonde lacune e convinzioni errate riguardo il disturbo e le sue cause- Tali pregiudizi hanno origine da una profonda stigmatizzazione delle malattie mentali e comportamentali nella società giapponese derivanti principalmente da fattori socio-culturali, i quali giocano un ruolo primario nell’esperienza di vita quotidiana dell’individuo e nel suo sviluppo, nonché nella maniera in cui la malattia viene concepita e affrontata dal singolo e dalla comunità. Tale stigmatizzazione ha comportato non solo avversità e distanza sociale ma anche ritardi nello sviluppo di un sistema di supporto per l'ASD. In particolare, il sistema educativo per i bisogni speciali (特別支援教育 Tokubetsu shien kyōiku) riflette le stesse dinamiche sociali. Nello specifico, il sistema educativo per i bisogni speciali in Giappone si è sviluppato separatamente dal contesto scolastico regolare, secondo una tendenza generale all’istituzionalizzazione che rende la presenza delle persone con disabilità invisibile alla società. Solo dall’inizio degli anni 2000 il governo ha iniziato a promuovere una serie di riforme per la creazione di un si-stema educativo di tipo inclusivo, culminate nel 2014 con la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità. Tuttavia, nonostante le ri-forme, nella pratica persistono barriere sociali e culturali che ostacolano l'effettiva in-clusione dei bambini con disabilità nelle classi regolari. In particolare, nel caso dell’ASD, molto spesso il sistema scolastico giapponese sembra essere inflessibile, con una forte pressione per la conformità e una riluttanza a tenere in considerazione i bisogni specifici dell’individuo: circostanze che risultano essere incapaci di accogliere i bambini con ASD senza estraniarli dal contesto sociale. Tale studio vuole indagare quali sono tali fattori socio-culturali e come questi ostacolano l’ inclusione dei bambini con ASD nella scuola giapponese.File | Dimensione | Formato | |
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