Ispirato da una riflessione sull’imperfetta equivalenza dei sistemi linguistico-culturali e sull’essenzialità della condivisione dei codici ai fini dell’efficacia nella comunicazione, il presente elaborato si propone come un'analisi dei processi e delle dinamiche che intercorrono nella trasposizione della comicità di un prodotto audiovisivo da una L1 a una L2. Figlio di un circoscritto sistema culturale, il comico e la sua comprensione non possono prescindere dalla rete di relazioni che li unisce al contesto culturale che li ha creati e dotati di significato. Può il traduttore eluderne l’apparente intraducibilità e veicolarne i contenuti nella cultura d’arrivo, preservando lo skopos del prototesto, ovvero indurre al riso? Quanto al prodotto audiovisivo, se il suo carattere polisemiotico e sincronico costituiscono un ulteriore ostacolo allo sforzo del traduttore di dotare il suo pubblico degli strumenti necessari alla decodifica del messaggio originale, è la traduzione audiovisiva in grado di preservare il comico e il suo effetto drammatico nel trasferimento a sistemi culturali terzi? Il presente elaborato si divide in due capitoli: il primo ne getta le basi teoriche, attraverso la presentazione degli elementi salienti delle teorie su traduzione audiovisiva e comicità. Il secondo vuole costituirsi come prova empirica del precedente, attraverso la sottotitolazione e relativo commento traduttologico del lungometraggio “Shazai no Ōsama”.

Tra equivalenza ed efficacia: la comicità nella traduzione audiovisiva. Soluzioni pratiche all’anisomorfismo dei codici naturali quando si vuole far ridere in un’altra cultura.

Braghetta, Anita
2016/2017

Abstract

Ispirato da una riflessione sull’imperfetta equivalenza dei sistemi linguistico-culturali e sull’essenzialità della condivisione dei codici ai fini dell’efficacia nella comunicazione, il presente elaborato si propone come un'analisi dei processi e delle dinamiche che intercorrono nella trasposizione della comicità di un prodotto audiovisivo da una L1 a una L2. Figlio di un circoscritto sistema culturale, il comico e la sua comprensione non possono prescindere dalla rete di relazioni che li unisce al contesto culturale che li ha creati e dotati di significato. Può il traduttore eluderne l’apparente intraducibilità e veicolarne i contenuti nella cultura d’arrivo, preservando lo skopos del prototesto, ovvero indurre al riso? Quanto al prodotto audiovisivo, se il suo carattere polisemiotico e sincronico costituiscono un ulteriore ostacolo allo sforzo del traduttore di dotare il suo pubblico degli strumenti necessari alla decodifica del messaggio originale, è la traduzione audiovisiva in grado di preservare il comico e il suo effetto drammatico nel trasferimento a sistemi culturali terzi? Il presente elaborato si divide in due capitoli: il primo ne getta le basi teoriche, attraverso la presentazione degli elementi salienti delle teorie su traduzione audiovisiva e comicità. Il secondo vuole costituirsi come prova empirica del precedente, attraverso la sottotitolazione e relativo commento traduttologico del lungometraggio “Shazai no Ōsama”.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/7976