Lo studio si fonda su una raccolta di interviste fatte a 16 ivoriani residenti in provincia di Treviso tra il 2011 e il 2012. Affronta il tema delle migrazioni dal suo interno, partendo dal soggetto agente. Mira a mettere in luce le motivazioni che inducono alla partenza pur senza drastiche cause determinati, e le modalità di riadattamento nel nuovo paese. Emergono dei temi che mettono in relazione e a confronto due differenti culture nella loro capacità di accoglienza e di inserimento. Sono questioni che continuano a rimanere significative in una società che si va sempre più strutturando in maniera multiculturale e alle quali non si può rispondere solamente in termini quantitativi. Vengono spiegate le modalità della raccolta delle testimonianze e la loro interpretazione dichiarando il punto di vista di prossimità dell’osservatore. Vengono considerate, infine, le motivazioni che portano alla successiva partenza della maggior parte degli intervistati per altri paesi europei. Obiettivo del lavoro è accostarsi in maniera duttile e aperta ad una delle tante realtà culturali che vengono a costituire un tassello della nostra società, valorizzandone il contributo che apportano in termini di esperienza umana e di capacità di risposta ai cambiamenti. Non costituiscono delle piccole cellule isolate ma interagiscono lasciando segni della loro vivacità culturale in un tessuto sociale sempre più composito.
"Diciamo che torniamo" Storie di migranti dalla Costa d'Avorio. Interviste del 2011-2012 in provincia di Treviso.
Milani, Iolanda
2021/2022
Abstract
Lo studio si fonda su una raccolta di interviste fatte a 16 ivoriani residenti in provincia di Treviso tra il 2011 e il 2012. Affronta il tema delle migrazioni dal suo interno, partendo dal soggetto agente. Mira a mettere in luce le motivazioni che inducono alla partenza pur senza drastiche cause determinati, e le modalità di riadattamento nel nuovo paese. Emergono dei temi che mettono in relazione e a confronto due differenti culture nella loro capacità di accoglienza e di inserimento. Sono questioni che continuano a rimanere significative in una società che si va sempre più strutturando in maniera multiculturale e alle quali non si può rispondere solamente in termini quantitativi. Vengono spiegate le modalità della raccolta delle testimonianze e la loro interpretazione dichiarando il punto di vista di prossimità dell’osservatore. Vengono considerate, infine, le motivazioni che portano alla successiva partenza della maggior parte degli intervistati per altri paesi europei. Obiettivo del lavoro è accostarsi in maniera duttile e aperta ad una delle tante realtà culturali che vengono a costituire un tassello della nostra società, valorizzandone il contributo che apportano in termini di esperienza umana e di capacità di risposta ai cambiamenti. Non costituiscono delle piccole cellule isolate ma interagiscono lasciando segni della loro vivacità culturale in un tessuto sociale sempre più composito.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/7180