Negli ultimi decenni, la Cina ha attirato su di sé lo sguardo e l'attenzione di tutti, soprattutto grazie al suo rapido e straordinario sviluppo economico. Tuttavia, a rendere davvero affascinante questo grande Paese, divenuto ormai un colosso a livello mondiale, è principalmente la millenaria e ricchissima cultura che vi sta alle spalle, e che ha forgiato, continuando a farlo tutt'oggi, il carattere del vasto popolo cinese, con le sue abitudini, usanze e credenze di tipo tradizionale. L'architettura tradizionale cinese è proprio una delle migliori forme di espressione dell'antico patrimonio culturale del Paese, in quanto in essa sono racchiusi ed espressi i saperi dei vecchi saggi, scrutatori dei fenomeni naturali e celesti, e dei loro legami col mondo della vita e degli uomini, manifestati tutti attraverso determinate regole, standard architettonici e simboli ricchi di significato. Si può affermare, quindi, che la cultura di un popolo in generale ne sia l'anima della relativa architettura e che l'architettura sia veicolo e concreta realizzazione della cultura cui appartiene. Durante un breve periodo di soggiorno di studi nella capitale cinese, ho potuto esaminare personalmente le basilari e interessanti caratteristiche degli antichi edifici e strutture cinesi, rimanendone colpita al punto da decidere di approfondire l'argomento e redigere questo lavoro al riguardo. Questa tesi si basa, dunque, sulla traduzione di due diversi articoli accademici relativi in paricolare, all'influenza filosofica nelle espressioni architettoniche cinesi tradizionali, presentandone al contempo le principali caratteristiche. Poiché molti dei concetti espressi e dei simboli architettonici derivano proprio dall'antica filosofia cinese, il capitolo introduttivo è dedicato a una schematica presentazione del Classico dei Mutamenti, al sistema e alle leggi che lo regolano, e alla dottrina confuciana, in maniera tale da rendere maggiormente comprensibili le relazioni tra il mondo filosofico e quello architettonico-culturale. Il secondo capitolo tratta nello specifico di alcuni importanti aspetti dell'architettura tradizionale cinese, prendendo in analisi alcuni esempi concreti, come quello della Città Proibita a Pechino. Il terzo capitolo presenta le proposte di traduzione dei due già citati articoli accademici sull'argomento, mentre il quarto e ultimo capitolo è incentrato, infine, sull'analisi approfondita delle tecniche adoperate durante il processo traduttologico, e alcune riflessioni di carattere linguistico e formale.
L'architettura tradizionale cinese: influenze filosofico-culturali e simbologie. Proposta di traduzione di due articoli accademici
Raiti, Mariagrazia
2018/2019
Abstract
Negli ultimi decenni, la Cina ha attirato su di sé lo sguardo e l'attenzione di tutti, soprattutto grazie al suo rapido e straordinario sviluppo economico. Tuttavia, a rendere davvero affascinante questo grande Paese, divenuto ormai un colosso a livello mondiale, è principalmente la millenaria e ricchissima cultura che vi sta alle spalle, e che ha forgiato, continuando a farlo tutt'oggi, il carattere del vasto popolo cinese, con le sue abitudini, usanze e credenze di tipo tradizionale. L'architettura tradizionale cinese è proprio una delle migliori forme di espressione dell'antico patrimonio culturale del Paese, in quanto in essa sono racchiusi ed espressi i saperi dei vecchi saggi, scrutatori dei fenomeni naturali e celesti, e dei loro legami col mondo della vita e degli uomini, manifestati tutti attraverso determinate regole, standard architettonici e simboli ricchi di significato. Si può affermare, quindi, che la cultura di un popolo in generale ne sia l'anima della relativa architettura e che l'architettura sia veicolo e concreta realizzazione della cultura cui appartiene. Durante un breve periodo di soggiorno di studi nella capitale cinese, ho potuto esaminare personalmente le basilari e interessanti caratteristiche degli antichi edifici e strutture cinesi, rimanendone colpita al punto da decidere di approfondire l'argomento e redigere questo lavoro al riguardo. Questa tesi si basa, dunque, sulla traduzione di due diversi articoli accademici relativi in paricolare, all'influenza filosofica nelle espressioni architettoniche cinesi tradizionali, presentandone al contempo le principali caratteristiche. Poiché molti dei concetti espressi e dei simboli architettonici derivano proprio dall'antica filosofia cinese, il capitolo introduttivo è dedicato a una schematica presentazione del Classico dei Mutamenti, al sistema e alle leggi che lo regolano, e alla dottrina confuciana, in maniera tale da rendere maggiormente comprensibili le relazioni tra il mondo filosofico e quello architettonico-culturale. Il secondo capitolo tratta nello specifico di alcuni importanti aspetti dell'architettura tradizionale cinese, prendendo in analisi alcuni esempi concreti, come quello della Città Proibita a Pechino. Il terzo capitolo presenta le proposte di traduzione dei due già citati articoli accademici sull'argomento, mentre il quarto e ultimo capitolo è incentrato, infine, sull'analisi approfondita delle tecniche adoperate durante il processo traduttologico, e alcune riflessioni di carattere linguistico e formale.File | Dimensione | Formato | |
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