L’ elaborato si propone di analizzare la dimensione emotiva della sofferenza amorosa, così come viene delineata in alcune delle “Rime” di Gaspara Stampa indirizzate al conte Collaltino di Collalto. Vengono introdotti l’ambiente culturale, letterario ed editoriale della Venezia del primo Cinquecento. Seguono note sulla vita di Gaspara, sulle singolari vicende editoriali che la riguardano, e sullo stile della sua scrittura lirica. Attraverso l’analisi ed il commento di alcuni sonetti scelti fra le “Rime d’amore”, si approfondiscono i termini ed il lessico utilizzati dalla poetessa, con particolare riguardo alle aree semantiche del dolore, del pianto e della tristezza. Si delineano i confini sfumati fra il sentimento della tristezza comune, che è un elemento proprio della condizione umana, e la più grave depressione, vera e propria entità nosologica. Si procede al confronto con alcune delle fonti della tradizione letteraria a cui i versi di Gaspara rimandano, sottolineando l’originalità di una scrittura poetica femminile capace di descrivere la sofferenza amorosa con i termini propri della sintomatologia fisica e psichica, più che con astratte formule retoriche.
<< ...Il mio cor lasso a' suoi sospir ritorna...>> La sofferenza amorosa nelle " Rime " di Gaspara Stampa.
Casotto, Ezia
2024/2025
Abstract
L’ elaborato si propone di analizzare la dimensione emotiva della sofferenza amorosa, così come viene delineata in alcune delle “Rime” di Gaspara Stampa indirizzate al conte Collaltino di Collalto. Vengono introdotti l’ambiente culturale, letterario ed editoriale della Venezia del primo Cinquecento. Seguono note sulla vita di Gaspara, sulle singolari vicende editoriali che la riguardano, e sullo stile della sua scrittura lirica. Attraverso l’analisi ed il commento di alcuni sonetti scelti fra le “Rime d’amore”, si approfondiscono i termini ed il lessico utilizzati dalla poetessa, con particolare riguardo alle aree semantiche del dolore, del pianto e della tristezza. Si delineano i confini sfumati fra il sentimento della tristezza comune, che è un elemento proprio della condizione umana, e la più grave depressione, vera e propria entità nosologica. Si procede al confronto con alcune delle fonti della tradizione letteraria a cui i versi di Gaspara rimandano, sottolineando l’originalità di una scrittura poetica femminile capace di descrivere la sofferenza amorosa con i termini propri della sintomatologia fisica e psichica, più che con astratte formule retoriche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/5463