Il presente contributo di ricerca intende ripercorrere le tappe che hanno portato alla nascita, e al successivo sviluppo, della ricerca critica riguardante l’opera di Paul Klee in Italia. Partendo da un breve excursus relativo alla vita dell’artista che, nello specifico, indaga il rapporto personale che ebbe con il nostro paese, l’elaborato sviluppa la sua ricerca dalla prima presentazione in Italia dell’arte di Paul Klee, fatta risalire al 1920, grazie ad un articolo del giovane critico tedesco Leopold Zahn nella rivista d’avanguardia Valori Plastici. Vengono quindi passate in rassegna le occasioni espositive offerte dalle Biennali, sia durante la vita dell’artista (1928 e 1930), sia dopo la morte (1948, 1950 e 1954), unitamente alle mostre e ai rapporti intrecciati con la Galleria de’ Il Milione e all’uscita dell’edizione italiana della monografia di Will Grohmann, che permisero una penetrazione ampia e diramata della sua ricerca nell’arte e nella critica italiane. Attraverso una indagine diretta effettuata presso l’archivio della Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, vengono presi in considerazione gli approfondimenti dello studio dell’universo kleeniano nell’ambiente artistico della capitale a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta e le relative mostre realizzate presso tale istituto. La tesi si conclude con un regesto delle opere di Paul Klee attualmente presenti nelle collezioni pubbliche italiane, oltre ad un elenco di disegni e dipinti passati per esposizioni realizzate nel nostro paese dal 1920 al 2018.

Le mostre di Paul Klee in Italia. La fortuna espositiva dell'artista svizzero nel corso del XX secolo

De Benetti, Sarah
2021/2022

Abstract

Il presente contributo di ricerca intende ripercorrere le tappe che hanno portato alla nascita, e al successivo sviluppo, della ricerca critica riguardante l’opera di Paul Klee in Italia. Partendo da un breve excursus relativo alla vita dell’artista che, nello specifico, indaga il rapporto personale che ebbe con il nostro paese, l’elaborato sviluppa la sua ricerca dalla prima presentazione in Italia dell’arte di Paul Klee, fatta risalire al 1920, grazie ad un articolo del giovane critico tedesco Leopold Zahn nella rivista d’avanguardia Valori Plastici. Vengono quindi passate in rassegna le occasioni espositive offerte dalle Biennali, sia durante la vita dell’artista (1928 e 1930), sia dopo la morte (1948, 1950 e 1954), unitamente alle mostre e ai rapporti intrecciati con la Galleria de’ Il Milione e all’uscita dell’edizione italiana della monografia di Will Grohmann, che permisero una penetrazione ampia e diramata della sua ricerca nell’arte e nella critica italiane. Attraverso una indagine diretta effettuata presso l’archivio della Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, vengono presi in considerazione gli approfondimenti dello studio dell’universo kleeniano nell’ambiente artistico della capitale a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta e le relative mostre realizzate presso tale istituto. La tesi si conclude con un regesto delle opere di Paul Klee attualmente presenti nelle collezioni pubbliche italiane, oltre ad un elenco di disegni e dipinti passati per esposizioni realizzate nel nostro paese dal 1920 al 2018.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/5302