L’obiettivo primario delle recenti politiche europee rivolte al settore della mobilità è quello di realizzare un sistema che offra servizi di trasporto di elevato livello, utilizzando allo stesso tempo meno risorse. I sistemi di bike sharing possono essere individuati come una strategia da adottare affinché si ottengano delle riduzioni dell’utilizzo dell’automobile e della congestione del traffico, ovvero dei problemi che affliggono la maggior parte dei centri urbani al giorno d’oggi. I sistemi di bike sharing sono anche una valida opportunità per ottimizzare gli spostamenti grazie a combinazioni efficienti di vari modi di trasporto favorendo così una mobilità intermodale più sostenibile. Attualmente sono presenti più di 500 sistemi di bike sharing nel mondo e si tratta di un fenomeno in continua espansione anche nei paesi in via di sviluppo. L’utenza a cui si rivolgono tali sistemi è composta principalmente da pendolari che utilizzano il servizio di bike sharing per risolvere il problema del primo/ultimo kilometro, ma anche da turisti e visitatori che scelgono di effettuare i propri spostamenti con la bicicletta messa a disposizione per scoprire la destinazione in cui si trovano in maniera più libera e sostenibile. I sistemi di bike sharing possono quindi essere riconosciuti come driver di scelta della destinazione turistica in quanto indice di sostenibilità della stessa e parte integrante del prodotto turistico globale. L’analisi svolta sui principali sistemi di bike sharing in Italia individua la maggior parte di questi localizzati in città di piccole-medie dimensioni che permettono agevolmente l’esplorazione delle stesse grazie alle biciclette messe a disposizione dell’utenza turistica. L’analisi approfondita utilizzando i parametri di accessibilità, tariffazione ed informazione on-line infine permette di valutare e classificare la propensione turistica dei sistemi di bike sharing italiani ed individuarne i migliori e i peggiori. I sistemi di bike sharing del comune di Venezia, del Parco Nazionale del Gargano e di Verona sono presi come casi di studio e messi a confronto per descrivere e spiegare le motivazioni del giudizio attribuito.
Bike sharing, analisi dei sistemi italiani e valutazione della propensione turistica in funzione dell’offerta integrata
Giubilato, Giorgia
2014/2015
Abstract
L’obiettivo primario delle recenti politiche europee rivolte al settore della mobilità è quello di realizzare un sistema che offra servizi di trasporto di elevato livello, utilizzando allo stesso tempo meno risorse. I sistemi di bike sharing possono essere individuati come una strategia da adottare affinché si ottengano delle riduzioni dell’utilizzo dell’automobile e della congestione del traffico, ovvero dei problemi che affliggono la maggior parte dei centri urbani al giorno d’oggi. I sistemi di bike sharing sono anche una valida opportunità per ottimizzare gli spostamenti grazie a combinazioni efficienti di vari modi di trasporto favorendo così una mobilità intermodale più sostenibile. Attualmente sono presenti più di 500 sistemi di bike sharing nel mondo e si tratta di un fenomeno in continua espansione anche nei paesi in via di sviluppo. L’utenza a cui si rivolgono tali sistemi è composta principalmente da pendolari che utilizzano il servizio di bike sharing per risolvere il problema del primo/ultimo kilometro, ma anche da turisti e visitatori che scelgono di effettuare i propri spostamenti con la bicicletta messa a disposizione per scoprire la destinazione in cui si trovano in maniera più libera e sostenibile. I sistemi di bike sharing possono quindi essere riconosciuti come driver di scelta della destinazione turistica in quanto indice di sostenibilità della stessa e parte integrante del prodotto turistico globale. L’analisi svolta sui principali sistemi di bike sharing in Italia individua la maggior parte di questi localizzati in città di piccole-medie dimensioni che permettono agevolmente l’esplorazione delle stesse grazie alle biciclette messe a disposizione dell’utenza turistica. L’analisi approfondita utilizzando i parametri di accessibilità, tariffazione ed informazione on-line infine permette di valutare e classificare la propensione turistica dei sistemi di bike sharing italiani ed individuarne i migliori e i peggiori. I sistemi di bike sharing del comune di Venezia, del Parco Nazionale del Gargano e di Verona sono presi come casi di studio e messi a confronto per descrivere e spiegare le motivazioni del giudizio attribuito.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/4410