Questo lavoro di tesi è dedicato a Felice Casorati artista piemontese del XX secolo. Partendo dai primi approcci si analizzerà l’opera dell’artista: dal giovane autodidatta che fonda i suoi studi sull'osservazione, al maestro che diverrà figura centrale nella Torino d’inizio secolo. Un breve excursus sulla vita di Felice Casorati aiuterà ad individuare le radici artistiche dell’autore e rilevare come l’artista abbia sempre rivolto con particolare interesse uno ‘sguardo al passato’. Saranno ricordate le fonti figurative consolidate, alle quali saranno affiancati i brani critici che hanno trattato e analizzato questo tema e saranno affiancate a queste nuovi ‘debiti figurativi’. L’analisi delle fonti è fondamentale nella mia ricerca la quale vuole evidenziare come molti studi si siano concentrati, a volte ripetutamente, solo su specifici debiti figurativi. Saranno così suggerite nuove e possibili ispirazioni, che poco si discostano dalla maglia figurativa casoratiana per eccellenza, ma che cercheranno di definire l’ampiezza dello sguardo dell’artista. Un particolare focus sarà dedicato al possibile interesse artistico che Felice Casorati mostra nei confronti del maestro Botticelli, partendo dalla ‘rilettura’ del brano scritto dal pittore novarese nel 1949, in occasione della conferenza tenutasi a Firenze presso palazzo Strozzi. Tra le righe del testo si possono individuare gli interessi e il pensiero casoratiano nei confronti del maestro fiorentino ma soprattutto il personale e positivo giudizio che Casorati mostra nei confronti del lavoro di Sandro Botticelli. Ho così voluto ipotizzare nuovi confronti e indicare nuove possibili relazioni tra l’opera di Casorati e Sandro Botticelli. A queste nuove proposte, centrali del mio lavoro, ne ho affiancate altre. Di queste ultime alcune sono riconducibili ai maestri cari all'artista, gli stessi autori già presi in esame nei testi critici di riferimento analizzati e altre sono riconducibili ad autori più tardi. Il lavoro intende così evidenziare quanto ampi siano stati gli interessi di Casorati e come la sua memoria figurativa sia stata preziosa, tanto per gli inizi della sua carriera quanto per le opere più tarde da lui prodotte. Filo conduttore che unirà e supporterà le proposte da me avanzate saranno i testi custoditi nella biblioteca dell’artista.

Fonti figurative di Felice Casorati

Ruggiero, Alessandra
2019/2020

Abstract

Questo lavoro di tesi è dedicato a Felice Casorati artista piemontese del XX secolo. Partendo dai primi approcci si analizzerà l’opera dell’artista: dal giovane autodidatta che fonda i suoi studi sull'osservazione, al maestro che diverrà figura centrale nella Torino d’inizio secolo. Un breve excursus sulla vita di Felice Casorati aiuterà ad individuare le radici artistiche dell’autore e rilevare come l’artista abbia sempre rivolto con particolare interesse uno ‘sguardo al passato’. Saranno ricordate le fonti figurative consolidate, alle quali saranno affiancati i brani critici che hanno trattato e analizzato questo tema e saranno affiancate a queste nuovi ‘debiti figurativi’. L’analisi delle fonti è fondamentale nella mia ricerca la quale vuole evidenziare come molti studi si siano concentrati, a volte ripetutamente, solo su specifici debiti figurativi. Saranno così suggerite nuove e possibili ispirazioni, che poco si discostano dalla maglia figurativa casoratiana per eccellenza, ma che cercheranno di definire l’ampiezza dello sguardo dell’artista. Un particolare focus sarà dedicato al possibile interesse artistico che Felice Casorati mostra nei confronti del maestro Botticelli, partendo dalla ‘rilettura’ del brano scritto dal pittore novarese nel 1949, in occasione della conferenza tenutasi a Firenze presso palazzo Strozzi. Tra le righe del testo si possono individuare gli interessi e il pensiero casoratiano nei confronti del maestro fiorentino ma soprattutto il personale e positivo giudizio che Casorati mostra nei confronti del lavoro di Sandro Botticelli. Ho così voluto ipotizzare nuovi confronti e indicare nuove possibili relazioni tra l’opera di Casorati e Sandro Botticelli. A queste nuove proposte, centrali del mio lavoro, ne ho affiancate altre. Di queste ultime alcune sono riconducibili ai maestri cari all'artista, gli stessi autori già presi in esame nei testi critici di riferimento analizzati e altre sono riconducibili ad autori più tardi. Il lavoro intende così evidenziare quanto ampi siano stati gli interessi di Casorati e come la sua memoria figurativa sia stata preziosa, tanto per gli inizi della sua carriera quanto per le opere più tarde da lui prodotte. Filo conduttore che unirà e supporterà le proposte da me avanzate saranno i testi custoditi nella biblioteca dell’artista.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/3968