Uno studio della produzione dialettale e in lingua di Luciano Cecchinel, con particolare attenzione all’ultima raccolta “Sanjut de stran”, un percorso attraverso i referenti arborei e umani, alla ricerca delle istanze basilari della sua poetica e dei modelli più o meno espliciti, da Whitman a Pascoli, da Thoreau a Pasolini, con specifici affondi nei rapporti con Andrea Zanzotto, per arrivare a scoprire la persistenza di una vena resistenziale ed ecologica, che consente di leggere il poeta di Revine-Lago alla luce di linee ecocritiche di respiro globale, nell’era del disastro climatico. In appendice, una sezione fotografica restituisce visivamente alcuni dei paesaggi incontrati nello svolgimento.
Una poesia di resistenza. Luciano Cecchinel tra ecologia e letteratura
Steffan, Paolo
2014/2015
Abstract
Uno studio della produzione dialettale e in lingua di Luciano Cecchinel, con particolare attenzione all’ultima raccolta “Sanjut de stran”, un percorso attraverso i referenti arborei e umani, alla ricerca delle istanze basilari della sua poetica e dei modelli più o meno espliciti, da Whitman a Pascoli, da Thoreau a Pasolini, con specifici affondi nei rapporti con Andrea Zanzotto, per arrivare a scoprire la persistenza di una vena resistenziale ed ecologica, che consente di leggere il poeta di Revine-Lago alla luce di linee ecocritiche di respiro globale, nell’era del disastro climatico. In appendice, una sezione fotografica restituisce visivamente alcuni dei paesaggi incontrati nello svolgimento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/3202