La tesi nasce con l’obiettivo di analizzare a livello simbolico e concettuale i dais sovrastanti le statue colonna, che durante il periodo Gotico divennero una delle peculiarità scultoree delle cattedrali francesi. Verranno presi come riferimento i baldacchini dei portali esterni della cattedrale di Chartres scolpiti nel 1145-1150 e nel 1220-1230, un lasso di tempo nel quale i profili e le funzionalità dei dais evolvettero in risultati complessi, sino a divenire microarchitectures in forte assonanza con i personaggi sottostanti. All’interno del contesto francese capetingio in cui la Cattedrale venne innalzata (XII-XIII secolo), si indagherà l’evoluzione dell’impiego del dais, quale elemento designante del potere e derivante dagli antichi flabelli e dagli ombrelli cerimoniali. Per l’analisi di carattere concettuale si approfondirà la comparazione delle microarchitectures con la Gerusalemme Celeste (Bandmann, Wirth), un parallelismo visibile sin dall’epoca paleocristiana nei sarcofagi a porte di città. Per lo studio iconografico, accanto alla catalogazione e alla comparazione dei baldacchini chartriani con modelli a loro contemporanei, si cercherà di capire se i capitelli-città derivarono dall’adattamento cristiano delle corone turrite di Tyche e Cibele.
La derivazione simbolica e concettuale dei dais: analisi dei capitelli-città della cattedrale gotica di Chartres
Botticchio, Stefania
2018/2019
Abstract
La tesi nasce con l’obiettivo di analizzare a livello simbolico e concettuale i dais sovrastanti le statue colonna, che durante il periodo Gotico divennero una delle peculiarità scultoree delle cattedrali francesi. Verranno presi come riferimento i baldacchini dei portali esterni della cattedrale di Chartres scolpiti nel 1145-1150 e nel 1220-1230, un lasso di tempo nel quale i profili e le funzionalità dei dais evolvettero in risultati complessi, sino a divenire microarchitectures in forte assonanza con i personaggi sottostanti. All’interno del contesto francese capetingio in cui la Cattedrale venne innalzata (XII-XIII secolo), si indagherà l’evoluzione dell’impiego del dais, quale elemento designante del potere e derivante dagli antichi flabelli e dagli ombrelli cerimoniali. Per l’analisi di carattere concettuale si approfondirà la comparazione delle microarchitectures con la Gerusalemme Celeste (Bandmann, Wirth), un parallelismo visibile sin dall’epoca paleocristiana nei sarcofagi a porte di città. Per lo studio iconografico, accanto alla catalogazione e alla comparazione dei baldacchini chartriani con modelli a loro contemporanei, si cercherà di capire se i capitelli-città derivarono dall’adattamento cristiano delle corone turrite di Tyche e Cibele.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/2715