Ancora oggi lo status linguistico della Lingua dei Segni Italiana (LIS) non è riconosciuto a livello nazionale come vera e propria lingua; tuttavia, sebbene la LIS possa essere appresa come tutte le altre lingue del mondo, per chi non è venuto a contatto o a conoscenza con la lingua e la cultura dei Sordi lo studio della LIS risulta bizzarro. Attualmente però sembra che l’interesse per la LIS stia via via crescendo e per questo molte persone ne intraprendono lo studio. “Un dato di relativa novità che interessa la LIS consiste nel fatto che essa è oggi lingua oggetto di apprendimento da una parte crescente e differenziato pubblico di adulti udenti. ”. (MATTEO LA GRASSA, La Lingua dei Segni per gli udenti, l’italiano per i sordi, Roma, Aracne Editrice, 2014, p. 86.) Questo lavoro, oltre a fornire un panorama generale sull’apprendimento della LIS da parte di studenti adulti udenti, intende individuare quali sono le difficoltà che incontrano gli studenti adulti udenti durante l’apprendimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) in contesti diversi. La tesi è suddivisa in quattro capitoli, il primo dei quali tratta l’apprendimento linguistico. È riservata particolare attenzione all’anatomia del linguaggio e alle scoperte scientifiche più recenti sul funzionamento e sulla localizzazione cerebrale del linguaggio nello specifico di una lingua seconda; inoltre sono esaminate le teorie più rilevanti collegate all’apprendimento linguistico e infine i periodi critici relativi all’acquisizione linguistica, analizzando le caratteristiche neurologiche e psicologiche tipiche dello studente adulto. Il secondo si occupa dell’apprendimento della LIS negli adulti udenti, focalizzandosi sui corsi che formano tali studenti, sul materiale didattico da essi utilizzato e infine sull’impiego delle nuove tecnologie, risorsa fondamentale per apprendere la LIS. Il terzo capitolo è interamente dedicato alla LIS e alla descrizione di alcuni aspetti grammaticali ad essa appartenenti che, a mio parere, costituiscono le maggiori difficoltà nell’apprendimento per gli studenti adulti udenti, poiché sono peculiari della lingua dei segni e dell’uso della lingua dei segni da parte degli studenti e spesso sono sostituiti da espressioni linguistiche più vicine alla lingua madre, ma meno efficaci dal punto di vista comunicativo e meno pertinenti in LIS. Il quarto e ultimo capitolo espone lo studio condotto tramite la somministrazione di un questionario con l’obiettivo finale di individuare quali sono le difficoltà, incontrate gli studenti adulti udenti durante il loro percorso di apprendimento della LIS in diversi contesti. Tale capitolo si sofferma sulla descrizione dei partecipanti e della metodologia utilizzata, sull’analisi quantitativa e qualitativa dei dati raccolti e, infine, sulla discussione dei dati stessi.

"Apprendere la LIS è più semplice di quanto pensi e nello stesso tempo più difficile di quanto immagini". Uno studio sulle difficoltà nell'apprendimento degli adulti udenti.

Ferrara, Roberta
2019/2020

Abstract

Ancora oggi lo status linguistico della Lingua dei Segni Italiana (LIS) non è riconosciuto a livello nazionale come vera e propria lingua; tuttavia, sebbene la LIS possa essere appresa come tutte le altre lingue del mondo, per chi non è venuto a contatto o a conoscenza con la lingua e la cultura dei Sordi lo studio della LIS risulta bizzarro. Attualmente però sembra che l’interesse per la LIS stia via via crescendo e per questo molte persone ne intraprendono lo studio. “Un dato di relativa novità che interessa la LIS consiste nel fatto che essa è oggi lingua oggetto di apprendimento da una parte crescente e differenziato pubblico di adulti udenti. ”. (MATTEO LA GRASSA, La Lingua dei Segni per gli udenti, l’italiano per i sordi, Roma, Aracne Editrice, 2014, p. 86.) Questo lavoro, oltre a fornire un panorama generale sull’apprendimento della LIS da parte di studenti adulti udenti, intende individuare quali sono le difficoltà che incontrano gli studenti adulti udenti durante l’apprendimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) in contesti diversi. La tesi è suddivisa in quattro capitoli, il primo dei quali tratta l’apprendimento linguistico. È riservata particolare attenzione all’anatomia del linguaggio e alle scoperte scientifiche più recenti sul funzionamento e sulla localizzazione cerebrale del linguaggio nello specifico di una lingua seconda; inoltre sono esaminate le teorie più rilevanti collegate all’apprendimento linguistico e infine i periodi critici relativi all’acquisizione linguistica, analizzando le caratteristiche neurologiche e psicologiche tipiche dello studente adulto. Il secondo si occupa dell’apprendimento della LIS negli adulti udenti, focalizzandosi sui corsi che formano tali studenti, sul materiale didattico da essi utilizzato e infine sull’impiego delle nuove tecnologie, risorsa fondamentale per apprendere la LIS. Il terzo capitolo è interamente dedicato alla LIS e alla descrizione di alcuni aspetti grammaticali ad essa appartenenti che, a mio parere, costituiscono le maggiori difficoltà nell’apprendimento per gli studenti adulti udenti, poiché sono peculiari della lingua dei segni e dell’uso della lingua dei segni da parte degli studenti e spesso sono sostituiti da espressioni linguistiche più vicine alla lingua madre, ma meno efficaci dal punto di vista comunicativo e meno pertinenti in LIS. Il quarto e ultimo capitolo espone lo studio condotto tramite la somministrazione di un questionario con l’obiettivo finale di individuare quali sono le difficoltà, incontrate gli studenti adulti udenti durante il loro percorso di apprendimento della LIS in diversi contesti. Tale capitolo si sofferma sulla descrizione dei partecipanti e della metodologia utilizzata, sull’analisi quantitativa e qualitativa dei dati raccolti e, infine, sulla discussione dei dati stessi.
2019-11-05
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/2573