L'elaborato finale si pone l'obiettivo di analizzare lo strumento del lavoro svolto dai detenuti durante la carcerazione, come strumento rieducativo. Nell'elaborato è presente un'introduzione la quale vuole mettere in luce le tappe storiche più importanti della normativa e sopratutto mettere in luce come lo strumento del lavoro abbia cambiato funzione: in passato ricopriva una funzione meramente afflittiva, successivamente grazie anche alle norme entrate in vigore ha assunzione la funzione meramente rieducativa. Il primo capitolo analizza tutte le diverse forme di lavoro carcerario che possono essere messe in atto: dal lavoro alle dipendenze dell'amministrazione penitenziaria al lavoro in semilibertà. Vi è anche un piccolo focus sull'introduzione del lavoro di pubblica utilità avvenuto con la riforma del 2018. Il secondo capitolo invece, si apre alla normativa internazionale analizzando quindi il tema anche sul piano internazionale e come le normative europee e internazionali abbiano influenzato in qualche modo il diritto interno e quali sono le prospettive future sul tema. Infine, l'ultimo capitolo riporta dei dati numerici sul fenomeno volendo mettere in evidenza l'efficacia dello strumento con riguardo anche al tasso di recidiva. Inoltre, nel terzo capitolo viene riportato un progetto promosso dalla Regione Veneto e da Veneto Lavoro per aumentare le possibilità lavorative dei detenuti e dar loro maggior assistenza anche attraverso l'introduzione dei centri per l'impiego all'intero delle carceri.

Il lavoro penitenziario: dalla funzione afflittiva alla funzione rieducativa del lavoro "dietro le sbarre".

Guizzo, Anna
2024/2025

Abstract

L'elaborato finale si pone l'obiettivo di analizzare lo strumento del lavoro svolto dai detenuti durante la carcerazione, come strumento rieducativo. Nell'elaborato è presente un'introduzione la quale vuole mettere in luce le tappe storiche più importanti della normativa e sopratutto mettere in luce come lo strumento del lavoro abbia cambiato funzione: in passato ricopriva una funzione meramente afflittiva, successivamente grazie anche alle norme entrate in vigore ha assunzione la funzione meramente rieducativa. Il primo capitolo analizza tutte le diverse forme di lavoro carcerario che possono essere messe in atto: dal lavoro alle dipendenze dell'amministrazione penitenziaria al lavoro in semilibertà. Vi è anche un piccolo focus sull'introduzione del lavoro di pubblica utilità avvenuto con la riforma del 2018. Il secondo capitolo invece, si apre alla normativa internazionale analizzando quindi il tema anche sul piano internazionale e come le normative europee e internazionali abbiano influenzato in qualche modo il diritto interno e quali sono le prospettive future sul tema. Infine, l'ultimo capitolo riporta dei dati numerici sul fenomeno volendo mettere in evidenza l'efficacia dello strumento con riguardo anche al tasso di recidiva. Inoltre, nel terzo capitolo viene riportato un progetto promosso dalla Regione Veneto e da Veneto Lavoro per aumentare le possibilità lavorative dei detenuti e dar loro maggior assistenza anche attraverso l'introduzione dei centri per l'impiego all'intero delle carceri.
2024-07-08
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/23772