Il presente lavoro si concentra sul settore fieristico nella città di Venezia, esaminando le principali fiere secondo lo standard di gestione per l’organizzazione di eventi sostenibili. L’obbiettivo è in primo luogo, evidenziare la possibilità di espansione del settore fieristico in un’ottica sostenibile; in secondo luogo, analizzare le realtà di espositori e visitatori in modo da comprendere se il pensiero sostenibile raggiunge chi le fiere le vive in prima persona. Il settore fieristico è un ramo focale per il turismo, in quanto ha un impatto elevato sull’economia turistica di una destinazione. Nonostante ciò, esso contribuisce in maniera esponenziale al consumo di energia, allo spreco alimentare e ad impattare in modo negativo le risorse naturali come aria, acqua e suolo. È per questo che risulta necessario intensificare l’attenzione sul tema della sostenibilità, in modo tale da prevenire e correggere tutte quelle pratiche negative che influenzano la riuscita di una fiera o di un salone. La città di Venezia risulta essere un esempio di destinazione che accoglie il settore fieristico in un’ottica sostenibile e proiettata ad un futuro sempre più green. Candidata nel 2023 come Capitale mondiale della sostenibilità, Venezia propone fiere ed eventi in grado di ridurre gli impatti sull’ambiente e soprattutto sulla città stessa, che necessita di una conservazione a lungo termine e un vantaggio competitivo elevato, in modo tale da evitare il declino del suo ciclo di vita. La tesi è divisa in tre capitoli. Il primo, definisce il settore MICE (Meetings, Incentives, Conference and Exhibition) che racchiude al suo interno il settore fieristico. Entrambi verranno analizzati, per poi focalizzarsi sul settore fieristico di Venezia. Il Salone Nautico e il Salone dell’Alto Artigianato della città di Venezia saranno le principali fiere esaminate in tutte le loro caratteristiche. Il secondo capitolo, si focalizza sul tema della sostenibilità nel settore MICE. Verranno quindi descritti gli elementi principali di sostenibilità per il settore. Il tema centrala sarà sulla sostenibilità del settore fieristico a Venezia; di conseguenza verrà presa in considerazione la sostenibilità del Salone Nautico di Venezia detentore della certificazione ISO 20121. Il terzo capitolo elabora un’indagine sull’espansione e la sostenibilità del settore fieristico nella città di Venezia. Le principali azioni di indagine riguardano espositori e visitatori del Salone Nautico. L’indagine viene svolta durante il periodo di salone, sottoponendo i diretti interessati a brevi sondaggi per comprendere a pieno il pensiero di sostenibilità che li caratterizza. L’indagine viene effettuata attraverso un questionario compilabile online e tramite interviste dirette sul campo. In conclusione, lo scopo dell’indagine è quello di capire se la città di Venezia può continuare a sviluppare fiere e saloni sempre più green ed eco sostenibili, sia per gli espositori che per i visitatori, evitando di perseguire un trend esclusivamente momentaneo.

Espansione del settore fieristico a Venezia: analisi della sostenibilità di fiere e saloni

Vulpone, Giorgia
2024/2025

Abstract

Il presente lavoro si concentra sul settore fieristico nella città di Venezia, esaminando le principali fiere secondo lo standard di gestione per l’organizzazione di eventi sostenibili. L’obbiettivo è in primo luogo, evidenziare la possibilità di espansione del settore fieristico in un’ottica sostenibile; in secondo luogo, analizzare le realtà di espositori e visitatori in modo da comprendere se il pensiero sostenibile raggiunge chi le fiere le vive in prima persona. Il settore fieristico è un ramo focale per il turismo, in quanto ha un impatto elevato sull’economia turistica di una destinazione. Nonostante ciò, esso contribuisce in maniera esponenziale al consumo di energia, allo spreco alimentare e ad impattare in modo negativo le risorse naturali come aria, acqua e suolo. È per questo che risulta necessario intensificare l’attenzione sul tema della sostenibilità, in modo tale da prevenire e correggere tutte quelle pratiche negative che influenzano la riuscita di una fiera o di un salone. La città di Venezia risulta essere un esempio di destinazione che accoglie il settore fieristico in un’ottica sostenibile e proiettata ad un futuro sempre più green. Candidata nel 2023 come Capitale mondiale della sostenibilità, Venezia propone fiere ed eventi in grado di ridurre gli impatti sull’ambiente e soprattutto sulla città stessa, che necessita di una conservazione a lungo termine e un vantaggio competitivo elevato, in modo tale da evitare il declino del suo ciclo di vita. La tesi è divisa in tre capitoli. Il primo, definisce il settore MICE (Meetings, Incentives, Conference and Exhibition) che racchiude al suo interno il settore fieristico. Entrambi verranno analizzati, per poi focalizzarsi sul settore fieristico di Venezia. Il Salone Nautico e il Salone dell’Alto Artigianato della città di Venezia saranno le principali fiere esaminate in tutte le loro caratteristiche. Il secondo capitolo, si focalizza sul tema della sostenibilità nel settore MICE. Verranno quindi descritti gli elementi principali di sostenibilità per il settore. Il tema centrala sarà sulla sostenibilità del settore fieristico a Venezia; di conseguenza verrà presa in considerazione la sostenibilità del Salone Nautico di Venezia detentore della certificazione ISO 20121. Il terzo capitolo elabora un’indagine sull’espansione e la sostenibilità del settore fieristico nella città di Venezia. Le principali azioni di indagine riguardano espositori e visitatori del Salone Nautico. L’indagine viene svolta durante il periodo di salone, sottoponendo i diretti interessati a brevi sondaggi per comprendere a pieno il pensiero di sostenibilità che li caratterizza. L’indagine viene effettuata attraverso un questionario compilabile online e tramite interviste dirette sul campo. In conclusione, lo scopo dell’indagine è quello di capire se la città di Venezia può continuare a sviluppare fiere e saloni sempre più green ed eco sostenibili, sia per gli espositori che per i visitatori, evitando di perseguire un trend esclusivamente momentaneo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/23083