Per lungo tempo le industrie si sono sviluppate ponendosi come obiettivo prioritario la generazione di profitto, senza considerare le ripercussioni negative che i loro processi generavano sull’ambiente e sulle persone. Era convinzione diffusa che il pianeta avrebbe assorbito tutto, rigenerandosi all’infinito. La situazione attuale, invece, contraddice in maniera inconfutabile queste supposizioni. Di fronte a questo modello, ormai non più sostenibile, di sviluppo socio-economico risulta indispensabile l’adozione di misure concrete. Le imprese in questo senso hanno una grossa responsabilità e devono iniziare a perseguire una strategia orientata ad uno sviluppo sostenibile. È proprio questa l’ottica in cui si sta muovendo l’azienda presa in esame in questo elaborato, che ispirandosi a questo fondamentale principio cerca di operare realizzando il giusto equilibrio tra responsabilità economica, ambientale e sociale, tutelando in questo modo anche le generazioni future. Dopo una presentazione generale dell’azienda si procede all’identificazione dei principali interventi messi in atto in campo di sostenibilità. A tal fine vengono ripercorse, secondo una logica temporale, le tappe salienti, indagando l’origine di questo nuovo orientamento, dalle prime fasi fino ad arrivare alla situazione attuale. Sulla base di quanto è emerso, e avvalendosi di alcuni modelli teorici, è stato possibile identificare le strategie messe in atto in campo ambientale e la sua posizione all’interno del “viaggio” verso forme più evolute di sostenibilità. Successivamente si avanzeranno alcune ipotesi su potenziali interventi che l’azienda potrebbe mettere in atto per giungere ad un concetto di “Cradle to cradle”, secondo alcuni principi identificati da McDonough e Braugart, che ne hanno fatto di questo approccio il loro pensiero dominante.
Il contributo della sostenibilità alla creazione del valore economico: il caso Favini
Ferronato, Federica
2013/2014
Abstract
Per lungo tempo le industrie si sono sviluppate ponendosi come obiettivo prioritario la generazione di profitto, senza considerare le ripercussioni negative che i loro processi generavano sull’ambiente e sulle persone. Era convinzione diffusa che il pianeta avrebbe assorbito tutto, rigenerandosi all’infinito. La situazione attuale, invece, contraddice in maniera inconfutabile queste supposizioni. Di fronte a questo modello, ormai non più sostenibile, di sviluppo socio-economico risulta indispensabile l’adozione di misure concrete. Le imprese in questo senso hanno una grossa responsabilità e devono iniziare a perseguire una strategia orientata ad uno sviluppo sostenibile. È proprio questa l’ottica in cui si sta muovendo l’azienda presa in esame in questo elaborato, che ispirandosi a questo fondamentale principio cerca di operare realizzando il giusto equilibrio tra responsabilità economica, ambientale e sociale, tutelando in questo modo anche le generazioni future. Dopo una presentazione generale dell’azienda si procede all’identificazione dei principali interventi messi in atto in campo di sostenibilità. A tal fine vengono ripercorse, secondo una logica temporale, le tappe salienti, indagando l’origine di questo nuovo orientamento, dalle prime fasi fino ad arrivare alla situazione attuale. Sulla base di quanto è emerso, e avvalendosi di alcuni modelli teorici, è stato possibile identificare le strategie messe in atto in campo ambientale e la sua posizione all’interno del “viaggio” verso forme più evolute di sostenibilità. Successivamente si avanzeranno alcune ipotesi su potenziali interventi che l’azienda potrebbe mettere in atto per giungere ad un concetto di “Cradle to cradle”, secondo alcuni principi identificati da McDonough e Braugart, che ne hanno fatto di questo approccio il loro pensiero dominante.File | Dimensione | Formato | |
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