L’obiettivo principale del presente lavoro consiste in una disamina generale dei minori stranieri non accompagnati (m.s.n.a.) in Friuli Venezia-Giulia, in particolare nel territorio dell’Alto Friuli, e nell’analisi del percorso di accoglienza dei m.s.n.a. in Friuli Venezia-Giulia attraverso il lavoro del del Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito distrettuale n. 3.1 “Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale” e delle Comunità che ospitano i m.s.n.a. in Friuli-Venezia Giulia. La scelta di questo argomento deriva dall’interesse di approfondire la tematica riguardante i m.s.n.a., ambito in cui lavoro con passione da circa dieci anni. La presenza dei m.s.n.a. in Italia e in Friuli-Venezia Giulia risulta un argomento attuale e dibattuto anche nell’ambito del mio lavoro di assistente sociale che svolgo in un territorio di confine, in particolare nel Comune di Tarvisio, un piccolo paese del Friuli al confine con l’Austria e con la Slovenia. Un compito arduo e appassionante del Servizio sociale odierno consiste nel relazionarsi con le persone migranti anche minori e oggetto della mia tesi è la verifica della qualità di tali relazioni, in particolare nel Friuli. Nel presente lavoro si tenta di delineare il percorso di accoglienza dei m.s.n.a. in Friuli-Venezia Giulia e in particolare nell’Alto Friuli, territorio in cui opero da vari anni, attraverso il lavoro del Servizio sociale dei Comuni e il confronto dei percorsi di presa in carico dei m.s.n.a. da parte di alcuni Ambiti distrettuali e alcune Comunità presenti nel territorio friulano. Nel primo capitolo si descrivono gli interventi svolti dai diversi soggetti coinvolti nella presa in carico dei m.s.n.a., tra cui le Forze dell’Ordine, le Comunità e il Servizio sociale. Il capitolo analizza, in generale, il ruolo del Servizio sociale nel lavoro con i m.s.n.a. esaminando le varie fasi del processo di aiuto; l’ultimo paragrafo approfondisce il colloquio di aiuto, strumento basilare della professione dell’assistente sociale. Il secondo capitolo delinea un breve inquadramento legislativo dei m.s.n.a. a partire dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata in Italia e resa esecutiva con la legge n. 176/1991, al Testo Unico sull’Immigrazione del 1998, fino alla legge n. 94/2009. Il capitolo è dedicato anche all’analisi dei dati sui minori stranieri in Friuli-Venezia Giulia, in particolare nel territorio dell’Alto Friuli. Da una breve disamina di tali dati, risulta evidente il notevole incremento dell’arrivo dei m.s.n.a. in Friuli, particolarmente nel territorio di Tarvisio, e l’impreparazione dei governanti, degli operatori sociali e dei cittadini ad accoglierli. Il terzo capitolo delinea il percorso di accoglienza dei m.s.n.a. in Friuli-Venezia Giulia da parte delle Comunità. Le strutture che accolgono m.s.n.a. in Friuli attualmente sono una decina, alcune delle quali lavorano esclusivamente con tale tipologia di utenza. Si descrivono i progetti personalizzati a favore dei m.s.n.a., i percorsi formativi e professionali in cui i minori sono coinvolti, gli aspetti sanitari e socio-familiari riguardanti i minori, i punti di forza e le criticità del lavoro delle Comunità che accolgono m.s.n.a. In questo capitolo si raccontano alcune storie di vita dei minori stranieri non accompagnati per approfondire, nella pratica quotidiana, il percorso di presa in carico dei minori da parte del Servizio sociale dei Comuni e delle Comunità che accolgono giornalmente decine di m.s.n.a.
IL LAVORO DEL SERVIZIO SOCIALE E DELLE COMUNITA' CON I MINORI STRANIRI NON ACCOMPAGNATI IN FRIULI VENEZIA GIULIA
Bertolino, Daniele
2016/2017
Abstract
L’obiettivo principale del presente lavoro consiste in una disamina generale dei minori stranieri non accompagnati (m.s.n.a.) in Friuli Venezia-Giulia, in particolare nel territorio dell’Alto Friuli, e nell’analisi del percorso di accoglienza dei m.s.n.a. in Friuli Venezia-Giulia attraverso il lavoro del del Servizio sociale dei Comuni dell’Ambito distrettuale n. 3.1 “Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale” e delle Comunità che ospitano i m.s.n.a. in Friuli-Venezia Giulia. La scelta di questo argomento deriva dall’interesse di approfondire la tematica riguardante i m.s.n.a., ambito in cui lavoro con passione da circa dieci anni. La presenza dei m.s.n.a. in Italia e in Friuli-Venezia Giulia risulta un argomento attuale e dibattuto anche nell’ambito del mio lavoro di assistente sociale che svolgo in un territorio di confine, in particolare nel Comune di Tarvisio, un piccolo paese del Friuli al confine con l’Austria e con la Slovenia. Un compito arduo e appassionante del Servizio sociale odierno consiste nel relazionarsi con le persone migranti anche minori e oggetto della mia tesi è la verifica della qualità di tali relazioni, in particolare nel Friuli. Nel presente lavoro si tenta di delineare il percorso di accoglienza dei m.s.n.a. in Friuli-Venezia Giulia e in particolare nell’Alto Friuli, territorio in cui opero da vari anni, attraverso il lavoro del Servizio sociale dei Comuni e il confronto dei percorsi di presa in carico dei m.s.n.a. da parte di alcuni Ambiti distrettuali e alcune Comunità presenti nel territorio friulano. Nel primo capitolo si descrivono gli interventi svolti dai diversi soggetti coinvolti nella presa in carico dei m.s.n.a., tra cui le Forze dell’Ordine, le Comunità e il Servizio sociale. Il capitolo analizza, in generale, il ruolo del Servizio sociale nel lavoro con i m.s.n.a. esaminando le varie fasi del processo di aiuto; l’ultimo paragrafo approfondisce il colloquio di aiuto, strumento basilare della professione dell’assistente sociale. Il secondo capitolo delinea un breve inquadramento legislativo dei m.s.n.a. a partire dalla Convenzione di New York sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata in Italia e resa esecutiva con la legge n. 176/1991, al Testo Unico sull’Immigrazione del 1998, fino alla legge n. 94/2009. Il capitolo è dedicato anche all’analisi dei dati sui minori stranieri in Friuli-Venezia Giulia, in particolare nel territorio dell’Alto Friuli. Da una breve disamina di tali dati, risulta evidente il notevole incremento dell’arrivo dei m.s.n.a. in Friuli, particolarmente nel territorio di Tarvisio, e l’impreparazione dei governanti, degli operatori sociali e dei cittadini ad accoglierli. Il terzo capitolo delinea il percorso di accoglienza dei m.s.n.a. in Friuli-Venezia Giulia da parte delle Comunità. Le strutture che accolgono m.s.n.a. in Friuli attualmente sono una decina, alcune delle quali lavorano esclusivamente con tale tipologia di utenza. Si descrivono i progetti personalizzati a favore dei m.s.n.a., i percorsi formativi e professionali in cui i minori sono coinvolti, gli aspetti sanitari e socio-familiari riguardanti i minori, i punti di forza e le criticità del lavoro delle Comunità che accolgono m.s.n.a. In questo capitolo si raccontano alcune storie di vita dei minori stranieri non accompagnati per approfondire, nella pratica quotidiana, il percorso di presa in carico dei minori da parte del Servizio sociale dei Comuni e delle Comunità che accolgono giornalmente decine di m.s.n.a.File | Dimensione | Formato | |
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