Mei de shenchu: Benti Meixue 美的深处:本体美学 (Depths of Beauty: Onto-aesthetics) è il lavoro del professor Cheng Zhongying pubblicato nel 2011 dalla Zhejiang University Press, sul quale si focalizza il presente lavoro. Il presente studio si articola in tre sezioni: la prima si incentra sui dibattiti filosofici contemporanei, ponendo maggior enfasi su quelli che influenzeranno successivamente il pensiero di Cheng Zhongying. Quest’ultimo sarà oggetto del secondo capitolo. Questa seconda parte si propone di tracciare le linee di pensiero intorno alle quali si sviluppa l’onto-ermeneutica, metodologia che affonda le sue radici nella filosofia occidentale e che il professore Cheng utilizza al fine di formulare un’ontologia che sia applicabile anche all’interno di quella branca della filosofia cinese che ha per oggetto la questione estetica. Per concludere, a seguito di una presentazione dei principali studi del XX secolo legati all’estetica, viene analizzata la visione di quest’ultima nel pensiero dello studioso preso in esame. L’obiettivo è quello di ricercare elementi delle principali scuole di pensiero della Cina classica – Rujia, Daojia e Fojia – che possono essere inseriti nella formazione di un proprio sistema estetico “con caratteristiche cinesi”, ponendolo, in ultima analisi, in confronto con quello occidentale.
L’estetica nel pensiero cinese contemporaneo: il caso di Cheng Zhongying
Riccitelli, Nunzio
2016/2017
Abstract
Mei de shenchu: Benti Meixue 美的深处:本体美学 (Depths of Beauty: Onto-aesthetics) è il lavoro del professor Cheng Zhongying pubblicato nel 2011 dalla Zhejiang University Press, sul quale si focalizza il presente lavoro. Il presente studio si articola in tre sezioni: la prima si incentra sui dibattiti filosofici contemporanei, ponendo maggior enfasi su quelli che influenzeranno successivamente il pensiero di Cheng Zhongying. Quest’ultimo sarà oggetto del secondo capitolo. Questa seconda parte si propone di tracciare le linee di pensiero intorno alle quali si sviluppa l’onto-ermeneutica, metodologia che affonda le sue radici nella filosofia occidentale e che il professore Cheng utilizza al fine di formulare un’ontologia che sia applicabile anche all’interno di quella branca della filosofia cinese che ha per oggetto la questione estetica. Per concludere, a seguito di una presentazione dei principali studi del XX secolo legati all’estetica, viene analizzata la visione di quest’ultima nel pensiero dello studioso preso in esame. L’obiettivo è quello di ricercare elementi delle principali scuole di pensiero della Cina classica – Rujia, Daojia e Fojia – che possono essere inseriti nella formazione di un proprio sistema estetico “con caratteristiche cinesi”, ponendolo, in ultima analisi, in confronto con quello occidentale.File | Dimensione | Formato | |
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