Il titolo di Capitale Europea della Cultura porta con sé numerose responsabilità e possibilità, in primis la città eletta avrà l’occasione per un intero anno di poter accrescere la conoscenza e la popolarità del luogo attraverso iniziative culturali di ogni tipo. Dalla nascita del progetto Capitale Europea della Cultura fino al 1999, le città designate dal titolo erano per lo più già affermate a livello culturale - turistico e proponevano perciò eventi culturali senza tener conto delle ricadute a lungo termine. Successivamente, dal 2000 in poi, vennero scelte città non sempre note al grande pubblico in ambito turistico, ma che comunque possiedono un background culturale degno di nota. Un’eccezione di questi ultimi anni è San Sebastian, eletta Capitale Europea della Cultura per l’anno 2016, assieme a Breslavia. La città spagnola gode di una conoscenza turistica già abbastanza elevata, soprattutto grazie al turismo marittimo. La questione che si pone è se è possibile per una città sfruttare il titolo di Capitale Europea della Cultura per poter modificare e/o sviluppare l’immagine turistica che già possiede. Prendendo d’esempio proprio San Sebastian si analizzerà il progetto culturale offerto durante tutto l’anno in questione, con lo scopo di evidenziare come ciò che rende questa località spagnola nota al turismo internazionale non venga preso in considerazione per il progetto Capitale Europea della Cultura 2016, puntando quindi a siti non noti al turista medio che si reca a San Sebastian. Tutto questo è stato progettato con un’ottica di investimento a lungo termine, in quanto, portare a conoscenza luoghi non solitamente visitati dai viaggiatori, aiuterà ad avere negli anni successivi un incremento del turismo culturale. Verranno di conseguenza confrontate le politiche per il turismo utilizzate negli anni precedenti per la promozione di San Sebastian con quelle attuate durante l’anno Europeo della Cultura. Dai dati pubblicati dalla società San Sebastian Turismo – Donostia Turismoa S.A., si esamineranno i risultati statistici del 2016 ed il conseguente incremento delle visite nei periodi in cui, normalmente, il turismo a San Sebastian è limitato, in quanto meta per lo più estiva. Dato che il progetto San Sebastian Capitale Europea della Cultura 2016 è terminato da breve tempo, quindi eccessivamente recente per poter assistere ed analizzare il possibile successo del progetto, quest’ultimo verrà paragonato con quello di Riga. Riga, capitale della Lettonia e Capitale Europea della Cultura 2014, gode anch’essa di una conoscenza turistica elevata, quindi, anche in questo caso, parte degli eventi sono stati organizzati in siti distanti da quelli già noti. Da questo confronto si potrà così ipotizzare se il progetto San Sebastian 2016 potrà o meno avere successo negli anni a venire, basandosi sui dati di un progetto simile.

Capitali Europee della Cultura come possibilità di cambiamento dell’immagine turistica: il caso San Sebastian.

Zanatta, Alessandra
2018/2019

Abstract

Il titolo di Capitale Europea della Cultura porta con sé numerose responsabilità e possibilità, in primis la città eletta avrà l’occasione per un intero anno di poter accrescere la conoscenza e la popolarità del luogo attraverso iniziative culturali di ogni tipo. Dalla nascita del progetto Capitale Europea della Cultura fino al 1999, le città designate dal titolo erano per lo più già affermate a livello culturale - turistico e proponevano perciò eventi culturali senza tener conto delle ricadute a lungo termine. Successivamente, dal 2000 in poi, vennero scelte città non sempre note al grande pubblico in ambito turistico, ma che comunque possiedono un background culturale degno di nota. Un’eccezione di questi ultimi anni è San Sebastian, eletta Capitale Europea della Cultura per l’anno 2016, assieme a Breslavia. La città spagnola gode di una conoscenza turistica già abbastanza elevata, soprattutto grazie al turismo marittimo. La questione che si pone è se è possibile per una città sfruttare il titolo di Capitale Europea della Cultura per poter modificare e/o sviluppare l’immagine turistica che già possiede. Prendendo d’esempio proprio San Sebastian si analizzerà il progetto culturale offerto durante tutto l’anno in questione, con lo scopo di evidenziare come ciò che rende questa località spagnola nota al turismo internazionale non venga preso in considerazione per il progetto Capitale Europea della Cultura 2016, puntando quindi a siti non noti al turista medio che si reca a San Sebastian. Tutto questo è stato progettato con un’ottica di investimento a lungo termine, in quanto, portare a conoscenza luoghi non solitamente visitati dai viaggiatori, aiuterà ad avere negli anni successivi un incremento del turismo culturale. Verranno di conseguenza confrontate le politiche per il turismo utilizzate negli anni precedenti per la promozione di San Sebastian con quelle attuate durante l’anno Europeo della Cultura. Dai dati pubblicati dalla società San Sebastian Turismo – Donostia Turismoa S.A., si esamineranno i risultati statistici del 2016 ed il conseguente incremento delle visite nei periodi in cui, normalmente, il turismo a San Sebastian è limitato, in quanto meta per lo più estiva. Dato che il progetto San Sebastian Capitale Europea della Cultura 2016 è terminato da breve tempo, quindi eccessivamente recente per poter assistere ed analizzare il possibile successo del progetto, quest’ultimo verrà paragonato con quello di Riga. Riga, capitale della Lettonia e Capitale Europea della Cultura 2014, gode anch’essa di una conoscenza turistica elevata, quindi, anche in questo caso, parte degli eventi sono stati organizzati in siti distanti da quelli già noti. Da questo confronto si potrà così ipotizzare se il progetto San Sebastian 2016 potrà o meno avere successo negli anni a venire, basandosi sui dati di un progetto simile.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/21473