Aristotele in De Interpretatione IX si interroga sulla questione dei futuri contingenti. Egli credeva nell'indeterminatezza del futuro, contro il megarico Diodoro, che difendeva una posizione necessitarista. In una prima sezione, dopo aver introdotto tale dibattito, analizzeremo nel dettaglio l'opera di Jan Łukasiewicz, autore che si confronta direttamente con lo Stagirita. In primo luogo, tratteremo la sua logica trivalente, la quale nasce con lo scopo di trovare un valore di verità ulteriore rispetto al vero e al falso, così da giustificare l’indeterminatezza del futuro: il possibile. In un secondo momento, analizzeremo la sua logica modale, dove il possibile non è un valore di verità, ma un modo di darsi di alcune particolari proposizioni. Nella seconda sezione, analizzeremo l’opera di Arthur Prior, la quale si pone in continuità con quella del logico polacco. Egli è considerato l'inventore della logica temporale, che considera le proposizioni come dotate di un valore di verità variabile nel tempo. Approfondiremo alcuni dei sistemi formali elaborati dall’autore, costituiti in primo luogo per trattare gli enti contingenti e rifiutare la tesi diodorea. Nell’ultima sezione introdurremo alcune proposte contemporanee di logica temporale trivalente, enfatizzando così il fil rouge che lega le prime due sezioni. Nel corso di tutta la trattazione si presterà particolare attenzione al valore che il principio del terzo escluso assume nei vari autori di riferimento.

Trivalenza e futuri contingenti: Nell'opera di Jan Łukasiewicz e Arthur Prior.

Rossi, Niccolo'
2019/2020

Abstract

Aristotele in De Interpretatione IX si interroga sulla questione dei futuri contingenti. Egli credeva nell'indeterminatezza del futuro, contro il megarico Diodoro, che difendeva una posizione necessitarista. In una prima sezione, dopo aver introdotto tale dibattito, analizzeremo nel dettaglio l'opera di Jan Łukasiewicz, autore che si confronta direttamente con lo Stagirita. In primo luogo, tratteremo la sua logica trivalente, la quale nasce con lo scopo di trovare un valore di verità ulteriore rispetto al vero e al falso, così da giustificare l’indeterminatezza del futuro: il possibile. In un secondo momento, analizzeremo la sua logica modale, dove il possibile non è un valore di verità, ma un modo di darsi di alcune particolari proposizioni. Nella seconda sezione, analizzeremo l’opera di Arthur Prior, la quale si pone in continuità con quella del logico polacco. Egli è considerato l'inventore della logica temporale, che considera le proposizioni come dotate di un valore di verità variabile nel tempo. Approfondiremo alcuni dei sistemi formali elaborati dall’autore, costituiti in primo luogo per trattare gli enti contingenti e rifiutare la tesi diodorea. Nell’ultima sezione introdurremo alcune proposte contemporanee di logica temporale trivalente, enfatizzando così il fil rouge che lega le prime due sezioni. Nel corso di tutta la trattazione si presterà particolare attenzione al valore che il principio del terzo escluso assume nei vari autori di riferimento.
2019-07-10
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/2038