Con il presente lavoro mi sono proposto di mostrare la connessione tra l'opera di Simone Weil Venezia salva e una certa riflessione attorno al tragico e alla tragedia. La tesi può quindi essere vista come la congiunzione di due momenti o nuclei tematici. Da un lato la riflessione sul tragico, ricostruita attraverso una panoramica selettiva di alcuni dei suoi momenti filosoficamente più emblematici e maggiormente utili a preparare il piano del discorso per le successive considerazioni weiliane. Dall'altro la tragedia di Simone Weil, di particolare interesse per almeno due motivi: il suo essere vera e propria testimonianza del pensiero della filosofa francese, racchiudendone e dispiegandone i concetti fondamentali con una forza e una chiarezza senza pari; il suo collocarsi problematicamente come operazione moderna dichiaratamente ispirata ad alcuni canoni della tragedia attica. A questa altezza si compie quindi l'innesto tra i due motivi del presente lavoro, e si giustifica così anche il taglio selettivo apportato alla prima parte. L'ultima sezione è dedicata all'approfondimento di questo contatto, articolandosi in due momenti: a una prima parte dedicata all'analisi filosofica di Venezia salva segue una seconda parte incentrata sull'esposizione dei rapporti che il tragico weiliano intreccia con le riflessioni sul medesimo tema svolte nel primo capitolo. Alla luce dei risultati ottenuti la conclusione si propone come momento per interrogarci nuovamente sul legame che intercorre tra tragedia (almeno secondo la chiave di lettura da me adoperata) e vita umana, ovvero sul grado di attualità del fenomeno tragico.

Lo sguardo che salva. Alcune considerazioni intorno al tragico e all'opera Venezia salva di Simone Weil.

Cherubini, Davide
2018/2019

Abstract

Con il presente lavoro mi sono proposto di mostrare la connessione tra l'opera di Simone Weil Venezia salva e una certa riflessione attorno al tragico e alla tragedia. La tesi può quindi essere vista come la congiunzione di due momenti o nuclei tematici. Da un lato la riflessione sul tragico, ricostruita attraverso una panoramica selettiva di alcuni dei suoi momenti filosoficamente più emblematici e maggiormente utili a preparare il piano del discorso per le successive considerazioni weiliane. Dall'altro la tragedia di Simone Weil, di particolare interesse per almeno due motivi: il suo essere vera e propria testimonianza del pensiero della filosofa francese, racchiudendone e dispiegandone i concetti fondamentali con una forza e una chiarezza senza pari; il suo collocarsi problematicamente come operazione moderna dichiaratamente ispirata ad alcuni canoni della tragedia attica. A questa altezza si compie quindi l'innesto tra i due motivi del presente lavoro, e si giustifica così anche il taglio selettivo apportato alla prima parte. L'ultima sezione è dedicata all'approfondimento di questo contatto, articolandosi in due momenti: a una prima parte dedicata all'analisi filosofica di Venezia salva segue una seconda parte incentrata sull'esposizione dei rapporti che il tragico weiliano intreccia con le riflessioni sul medesimo tema svolte nel primo capitolo. Alla luce dei risultati ottenuti la conclusione si propone come momento per interrogarci nuovamente sul legame che intercorre tra tragedia (almeno secondo la chiave di lettura da me adoperata) e vita umana, ovvero sul grado di attualità del fenomeno tragico.
2018-03-20
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/20105