Lo scopo di questo elaborato è di studiare la conformità dell’informativa non finanziaria delle imprese europee in relazione a quanto disposto dalla Direttiva 2014/95/UE sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità, prima dell’entrata in vigore della stessa. Attraverso un campione randomizzato di 100 aziende appartenenti a Belgio, Cipro, Croazia, Finlandia, Germania, Portogallo, Romania e Regno Unito, si vuole analizzare la divulgazione di suddetta informativa nei report dell’anno fiscale 2016, andando a verificare eventuali relazioni tra il grado di comunicazione dell’impresa e l’appartenenza ad un determinato paese o settore. Dopo una breve introduzione, il primo capitolo della tesi racchiude l’evoluzione della non-financial disclosure: dalla definizione di framework, standard e linee guida su base volontaria da parte di varie organizzazioni alla nascita del Sustainability Reporting arrivando, al giorno d’oggi, alla diffusione dell’Integrated Reporting. Il secondo capitolo si concentra sulla fase di stesura della Direttiva in esame e sul suo contenuto normativo, con uno sguardo all’approccio adottato dai singoli stati membri sui temi che riguardano la responsabilità sociale d’impresa. Infine, il terzo capitolo contiene le evidenze relative all’analisi empirica condotta: in particolare vengono riportate alcune ipotesi sviluppate al fine di spiegare le differenze nel livello di comunicazione non finanziaria delle aziende, la metodologia di analisi adottata e una discussione riguardante i risultati ottenuti a seguito dell’elaborazione dei dati. In conclusione, vengono evidenziati gli eventuali limiti dello studio e i possibili sviluppi futuri.
L'informativa non finanziaria aziendale nella Direttiva 2014/95/UE Analisi delle imprese europee nell'anno fiscale 2016: uno sguardo su Belgio, Cipro, Croazia, Finlandia, Germania, Portogallo, Romania, Regno Unito
Pavani, Michela
2018/2019
Abstract
Lo scopo di questo elaborato è di studiare la conformità dell’informativa non finanziaria delle imprese europee in relazione a quanto disposto dalla Direttiva 2014/95/UE sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità, prima dell’entrata in vigore della stessa. Attraverso un campione randomizzato di 100 aziende appartenenti a Belgio, Cipro, Croazia, Finlandia, Germania, Portogallo, Romania e Regno Unito, si vuole analizzare la divulgazione di suddetta informativa nei report dell’anno fiscale 2016, andando a verificare eventuali relazioni tra il grado di comunicazione dell’impresa e l’appartenenza ad un determinato paese o settore. Dopo una breve introduzione, il primo capitolo della tesi racchiude l’evoluzione della non-financial disclosure: dalla definizione di framework, standard e linee guida su base volontaria da parte di varie organizzazioni alla nascita del Sustainability Reporting arrivando, al giorno d’oggi, alla diffusione dell’Integrated Reporting. Il secondo capitolo si concentra sulla fase di stesura della Direttiva in esame e sul suo contenuto normativo, con uno sguardo all’approccio adottato dai singoli stati membri sui temi che riguardano la responsabilità sociale d’impresa. Infine, il terzo capitolo contiene le evidenze relative all’analisi empirica condotta: in particolare vengono riportate alcune ipotesi sviluppate al fine di spiegare le differenze nel livello di comunicazione non finanziaria delle aziende, la metodologia di analisi adottata e una discussione riguardante i risultati ottenuti a seguito dell’elaborazione dei dati. In conclusione, vengono evidenziati gli eventuali limiti dello studio e i possibili sviluppi futuri.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/20084