Il presente elaborato verte sul discorso relativo al multilinguismo che caratterizza il Giappone contemporaneo, nonostante la reticenza dimostrata da studiosi, politici e cittadini giapponesi in merito alla questione. Innanzitutto, è necessario delineare lo sviluppo storico-linguistico della lingua giapponese, concentrandosi dettagliatamente su come essa sia giunta ad essere concepita come unico codice linguistico dell’arcipelago nipponico e come abbia funto da motivo di coesione nazionale. Numerosi dibattiti e avvenimenti hanno avuto luogo, in particolare a partire dal periodo Meiji (1868-1912), soprattutto con la figura di Ueda Kazutoshi, che influenzò il panorama linguistico dell’epoca, imperniando il suo discorso sul concetto di lingua nazionale intesa come essenza della giapponesità e di unità nazionale. Verrà pertanto approfondita l’ideologia linguistica nazionalista che andò rafforzandosi dal periodo Meiji in poi, attraverso il concetto di kokugo (lingua nazionale, la “nostra lingua”) per poi discutere in merito alla differenza tra la lingua nazionale propria dei giapponesi e il termine nihongo (lingua giapponese / lingua del Giappone), anche attraverso l’esposizione di dati empirici raccolti attraverso un sondaggio sottoposto a persone nate, cresciute e residenti in Giappone. Si potrà comprendere come oggigiorno all’interno del Giappone la percezione in merito alla situazione linguistica sia ancora influenzata dall’ideologia linguistica che presenta il concetto di kokugo come un’entità inaccessibile ai non giapponesi. Alla luce del quadro generale sugli sviluppi dell’ideologia linguistica che ha caratterizzato il Giappone dalla fine del diciannovesimo secolo, si discuterà in merito al crescente multilinguismo che a tutti gli effetti caratterizza l’arcipelago giapponese, dagli anni Ottanta del Novecento infatti le nuove ondate migratorie dei cosiddetti new comers verso il Giappone hanno inevitabilmente portato lingue “altre” all’interno del Paese, cambiando di conseguenza lo scenario linguistico giapponese che si presenta a tutti gli effetti come multilingue.
Il mito del monolinguismo in Giappone: un’analisi storico-linguistica dell’idea di unicità della lingua giapponese e la sua relazione col crescente multilinguismo all’interno dell’arcipelago nipponico
Confalonieri, Carola
2019/2020
Abstract
Il presente elaborato verte sul discorso relativo al multilinguismo che caratterizza il Giappone contemporaneo, nonostante la reticenza dimostrata da studiosi, politici e cittadini giapponesi in merito alla questione. Innanzitutto, è necessario delineare lo sviluppo storico-linguistico della lingua giapponese, concentrandosi dettagliatamente su come essa sia giunta ad essere concepita come unico codice linguistico dell’arcipelago nipponico e come abbia funto da motivo di coesione nazionale. Numerosi dibattiti e avvenimenti hanno avuto luogo, in particolare a partire dal periodo Meiji (1868-1912), soprattutto con la figura di Ueda Kazutoshi, che influenzò il panorama linguistico dell’epoca, imperniando il suo discorso sul concetto di lingua nazionale intesa come essenza della giapponesità e di unità nazionale. Verrà pertanto approfondita l’ideologia linguistica nazionalista che andò rafforzandosi dal periodo Meiji in poi, attraverso il concetto di kokugo (lingua nazionale, la “nostra lingua”) per poi discutere in merito alla differenza tra la lingua nazionale propria dei giapponesi e il termine nihongo (lingua giapponese / lingua del Giappone), anche attraverso l’esposizione di dati empirici raccolti attraverso un sondaggio sottoposto a persone nate, cresciute e residenti in Giappone. Si potrà comprendere come oggigiorno all’interno del Giappone la percezione in merito alla situazione linguistica sia ancora influenzata dall’ideologia linguistica che presenta il concetto di kokugo come un’entità inaccessibile ai non giapponesi. Alla luce del quadro generale sugli sviluppi dell’ideologia linguistica che ha caratterizzato il Giappone dalla fine del diciannovesimo secolo, si discuterà in merito al crescente multilinguismo che a tutti gli effetti caratterizza l’arcipelago giapponese, dagli anni Ottanta del Novecento infatti le nuove ondate migratorie dei cosiddetti new comers verso il Giappone hanno inevitabilmente portato lingue “altre” all’interno del Paese, cambiando di conseguenza lo scenario linguistico giapponese che si presenta a tutti gli effetti come multilingue.File | Dimensione | Formato | |
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