Tema portante della mia tesi é il problema dell’esportazione illegale e di opere false dall’Italia, restringendo la trattazione alla situazione romana a cavallo tra ‘800 e ‘900. Il problema verrà inizialmente inquadrato attraverso la breve panoramica delle leggi italiane che si sono susseguite a partire dal 1861 fino al 1909 quando fu varata la prima ed efficace legislazione di tutela dei beni artistici italiani. Successivamente si analizzeranno alcuni casi di esportazione partendo dalla clamorosa (s)vendita della Collezione Campana nel 1857 da parte del pontefice, Pio IX, alla realizzazione e alienazione di opere false attuate dalla collaborazione tra l’antiquario Marinetti e lo studioso Helbig fino al controverso problema dell’Atena Stroganoff, venduta al Liebighaus intorno al 1907. Verranno così ricostruite le modalità e le ragioni con cui avvenivano queste vendite illegali, e soprattutto i protagonisti di questa dispersione del patrimonio italiano: mercanti e antiquari e spesso anche funzionari pubblici e studiosi stranieri residenti a Roma. Questo primo capitolo introdurrà così la figura del falsario Alceo Dossena, attivo negli venti del ‘900 a Roma. I due capitoli centrali della tesi sono dedicati alla sua figura. Il primo tratterà la sua biografia, soffermandosi sulla formazione fino allo scoppio dello scandalo per la vendita delle sue false sculture ad alcuni dei più importanti musei americani come il Metropolitan Museum di New York. Il secondo invece ripercorre, tramite documenti d’archivio dei musei americani e dell’Archivio di Stato Centrale di Roma, le modalità di vendita e di esportazione delle stesse.

Esportare il falso: il caso Dossena e il commercio delle opere d'arte a Roma nei primi decenni del Novecento

Gastaldello, Federica
2015/2016

Abstract

Tema portante della mia tesi é il problema dell’esportazione illegale e di opere false dall’Italia, restringendo la trattazione alla situazione romana a cavallo tra ‘800 e ‘900. Il problema verrà inizialmente inquadrato attraverso la breve panoramica delle leggi italiane che si sono susseguite a partire dal 1861 fino al 1909 quando fu varata la prima ed efficace legislazione di tutela dei beni artistici italiani. Successivamente si analizzeranno alcuni casi di esportazione partendo dalla clamorosa (s)vendita della Collezione Campana nel 1857 da parte del pontefice, Pio IX, alla realizzazione e alienazione di opere false attuate dalla collaborazione tra l’antiquario Marinetti e lo studioso Helbig fino al controverso problema dell’Atena Stroganoff, venduta al Liebighaus intorno al 1907. Verranno così ricostruite le modalità e le ragioni con cui avvenivano queste vendite illegali, e soprattutto i protagonisti di questa dispersione del patrimonio italiano: mercanti e antiquari e spesso anche funzionari pubblici e studiosi stranieri residenti a Roma. Questo primo capitolo introdurrà così la figura del falsario Alceo Dossena, attivo negli venti del ‘900 a Roma. I due capitoli centrali della tesi sono dedicati alla sua figura. Il primo tratterà la sua biografia, soffermandosi sulla formazione fino allo scoppio dello scandalo per la vendita delle sue false sculture ad alcuni dei più importanti musei americani come il Metropolitan Museum di New York. Il secondo invece ripercorre, tramite documenti d’archivio dei musei americani e dell’Archivio di Stato Centrale di Roma, le modalità di vendita e di esportazione delle stesse.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/19917