L’elaborato intende presentare l’esperienza del giovane iperrealista Diego Koi; le cui opere, realizzate con grande pazienza e attenzione maniacale al dettaglio, stanno attirando l’attenzione del mondo dell’arte, per la loro impressionante somiglianza ad istantanee in bianco e nero. Pur utilizzando una tecnica che può essere considerata ‘tradizionale’, ovvero il disegno a matita su carta, denota i caratteri fondamentali di un artista 2.0: la sua formazione proviene dalla «scuola Youtube», come lui stesso definisce l’aver acquisito competenze tecniche facendo ricerca in rete; è promotore di se stesso tramite i social media, ma soprattutto è in continuo contatto con il suo pubblico tramite le piattaforme del Web. L’esempio di questo artista emergente conduce ad una riflessione sull’influenza del Web 2.0 nel mondo artistico, soprattutto per quanto riguarda il ruolo del pubblico: mai stato così partecipativo. I social networks sembrano promuovere un’idea di arte a disposizione di tutti, permettendo la produzione dal basso e la condivisione. L’accresciuta importanza di questo medium in ambito artistico, sta realizzando l’ideale di una creatività diffusa e quotidiana, ricercato dalle avanguardie del Novecento; tuttavia ciò non comporta necessariamente la fine del sistema istituzionale dell’arte, tanto che per affermarsi l’artista deve tener conto di questo legame ancora presente: le opere di Diego Koi continuano a percorrere entrambe le vie, che si sostengono a vicenda.
Diego Koi: istantanee a matita
Vianello, Chiara
2016/2017
Abstract
L’elaborato intende presentare l’esperienza del giovane iperrealista Diego Koi; le cui opere, realizzate con grande pazienza e attenzione maniacale al dettaglio, stanno attirando l’attenzione del mondo dell’arte, per la loro impressionante somiglianza ad istantanee in bianco e nero. Pur utilizzando una tecnica che può essere considerata ‘tradizionale’, ovvero il disegno a matita su carta, denota i caratteri fondamentali di un artista 2.0: la sua formazione proviene dalla «scuola Youtube», come lui stesso definisce l’aver acquisito competenze tecniche facendo ricerca in rete; è promotore di se stesso tramite i social media, ma soprattutto è in continuo contatto con il suo pubblico tramite le piattaforme del Web. L’esempio di questo artista emergente conduce ad una riflessione sull’influenza del Web 2.0 nel mondo artistico, soprattutto per quanto riguarda il ruolo del pubblico: mai stato così partecipativo. I social networks sembrano promuovere un’idea di arte a disposizione di tutti, permettendo la produzione dal basso e la condivisione. L’accresciuta importanza di questo medium in ambito artistico, sta realizzando l’ideale di una creatività diffusa e quotidiana, ricercato dalle avanguardie del Novecento; tuttavia ciò non comporta necessariamente la fine del sistema istituzionale dell’arte, tanto che per affermarsi l’artista deve tener conto di questo legame ancora presente: le opere di Diego Koi continuano a percorrere entrambe le vie, che si sostengono a vicenda.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/19645