Complice l'attuale crisi economica, il licenziamento derivato da ragioni economiche ha subito negli ultimi anni evidenti stravolgimenti sia nella sua concezione che applicazione, con un evidente tendenza del legislatore a favorire una visione economica del diritto. Innanzitutto la tesi opera una contestualizzazione della fattispecie del licenziamento economico iniziando da un'analisi delle finti normative, con una particolare attenzione all'art. 3 l. 604/66. Quindi sono esaminati i requisiti e le fattispecie che, secondo la dottrina e la giurisprudenza degli ultimi anni, possono integrare tale giustificato motivo oggettivo. Completate le premesse, l'analisi si sposta ad analizzare una questione piuttosto attuale riguardante il contrasto tra la teoria classica del licenziamento quale extrema ratio e la "nuova" teoria più liberista. Le due teorie sono tra loro contraddistinte dal porre o meno, come requisito alla base del licenziamento, la necessaria sussistenza di una situazione di crisi aziendale. In altre parole permettere o meno che un lavoratore possa essere licenziato se lo scopo ultimo dell'imprenditore è "l'aumento dei profitti". In ultima battuta sono esaminate le garanzie attualmente presenti nel nostro ordinamento a tutela del lavoratore licenziato illegittimamente, alla luce delle ultime riforme Fornero e Jobs Act.
Il superamento della crisi aziendale quale requisito del licenziamento economico. Il punto in dottrina e in giurisprudenza
Nicolodi, Vittoria
2017/2018
Abstract
Complice l'attuale crisi economica, il licenziamento derivato da ragioni economiche ha subito negli ultimi anni evidenti stravolgimenti sia nella sua concezione che applicazione, con un evidente tendenza del legislatore a favorire una visione economica del diritto. Innanzitutto la tesi opera una contestualizzazione della fattispecie del licenziamento economico iniziando da un'analisi delle finti normative, con una particolare attenzione all'art. 3 l. 604/66. Quindi sono esaminati i requisiti e le fattispecie che, secondo la dottrina e la giurisprudenza degli ultimi anni, possono integrare tale giustificato motivo oggettivo. Completate le premesse, l'analisi si sposta ad analizzare una questione piuttosto attuale riguardante il contrasto tra la teoria classica del licenziamento quale extrema ratio e la "nuova" teoria più liberista. Le due teorie sono tra loro contraddistinte dal porre o meno, come requisito alla base del licenziamento, la necessaria sussistenza di una situazione di crisi aziendale. In altre parole permettere o meno che un lavoratore possa essere licenziato se lo scopo ultimo dell'imprenditore è "l'aumento dei profitti". In ultima battuta sono esaminate le garanzie attualmente presenti nel nostro ordinamento a tutela del lavoratore licenziato illegittimamente, alla luce delle ultime riforme Fornero e Jobs Act.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/19229