Il mondo intero deve oggi affrontare il problema dei cambiamenti climatici, con le sue manifestazioni in termini di eventi estremi e catastrofi naturali che sempre più affliggono il nostro pianeta. Le attività produttive si pongono rispetto a queste problematiche sia come agenti che contribuiscono a tali cambiamenti a causa delle loro emissioni di gas serra, sia come agenti che ne subiscono gli impatti, in particolare se si tratta di imprese legate al settore primario e quindi dipendenti dagli andamenti climatici. Si aprono però anche delle interessanti opportunità di sviluppo, legate alla crescente sensibilità dell’opinione pubblica. Ciò vale anche per il settore vitivinicolo, fortemente dipendente dai rapporti fra produzione agricola e ambiente, che però può anche sfruttare opportunità di marketing di fronte ai consumatori più sensibili alle tematiche ambientali e della sostenibilità. Il rispetto di valori ecologici e standard ambientali può inoltre portare a risparmi economici rilevanti nel lungo periodo e a benefici per l’intera società. È questa la nuova filosofia che si sta ampiamente diffondendo in modo strategico nei Paesi del Nuovo Mondo del Vino, come Australia, Nuova Zelanda, California e Sud Africa. Queste moderne aree di produzione hanno capito che il consumatore internazionale è sempre più attento a questi aspetti, tanto da intraprendere dei percorsi di forte diffusione delle strategie di sostenibilità. Si estende così l’utilizzo di varie certificazioni ambientali e l’uso di indicatori da utilizzarsi nella comunicazione aziendale, come l’impronta carbonica. Le esperienze estere possono rappresentare un valido esempio per la circoscritta area di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G.. In questa zona, infatti, il tema della sostenibilità ambientale in particolare è appena agli esordi, e poco ancora si sviluppa a questo scopo. Perlage è un’impresa orientata in tal senso e da molti anni mostra il suo impegno a tal proposito. Per questo sta oggi adottando un nuovo calcolatore nazionale dell’impronta carbonica nel settore vitivinicolo, Ita.Ca.. Questo strumento offrirà dei dati definitivi sull’azienda solo nel 2014. Nell’elaborato si parte da informazioni già disponibili per altre imprese nazionali, per anticipare i probabili prossimi risultati per Perlage. A partire da questi si propongono delle strategie di miglioramento per l’azienda, al fine di ridurre le sue emissioni di gas serra e comunicare così il proprio impegno attraverso mezzi come ad esempio l’etichettatura. L’esempio di Perlage può rappresentare un riferimento utile per l’intero distretto del Conegliano Valdobbiadene D.O.C.G., al fine di rispondere alle sempre più esigenti richieste del mercato internazionale sotto questo profilo. Ita.Ca. permette inoltre all’azienda considerata di sviluppare ancora di più la sua filosofia sostenibile, riducendo nel lungo periodo i costi dell’intera filiera produttiva.

La sostenibilità ambientale nel settore vitivinicolo. L’area del Prosecco D.O.C.G. e l’esempio dell’impresa Perlage: il Progetto Ita.Ca. per misurare le emissioni di gas serra aziendali e le relative proposte di miglioramento

De Bortoli, Marco
2013/2014

Abstract

Il mondo intero deve oggi affrontare il problema dei cambiamenti climatici, con le sue manifestazioni in termini di eventi estremi e catastrofi naturali che sempre più affliggono il nostro pianeta. Le attività produttive si pongono rispetto a queste problematiche sia come agenti che contribuiscono a tali cambiamenti a causa delle loro emissioni di gas serra, sia come agenti che ne subiscono gli impatti, in particolare se si tratta di imprese legate al settore primario e quindi dipendenti dagli andamenti climatici. Si aprono però anche delle interessanti opportunità di sviluppo, legate alla crescente sensibilità dell’opinione pubblica. Ciò vale anche per il settore vitivinicolo, fortemente dipendente dai rapporti fra produzione agricola e ambiente, che però può anche sfruttare opportunità di marketing di fronte ai consumatori più sensibili alle tematiche ambientali e della sostenibilità. Il rispetto di valori ecologici e standard ambientali può inoltre portare a risparmi economici rilevanti nel lungo periodo e a benefici per l’intera società. È questa la nuova filosofia che si sta ampiamente diffondendo in modo strategico nei Paesi del Nuovo Mondo del Vino, come Australia, Nuova Zelanda, California e Sud Africa. Queste moderne aree di produzione hanno capito che il consumatore internazionale è sempre più attento a questi aspetti, tanto da intraprendere dei percorsi di forte diffusione delle strategie di sostenibilità. Si estende così l’utilizzo di varie certificazioni ambientali e l’uso di indicatori da utilizzarsi nella comunicazione aziendale, come l’impronta carbonica. Le esperienze estere possono rappresentare un valido esempio per la circoscritta area di produzione del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G.. In questa zona, infatti, il tema della sostenibilità ambientale in particolare è appena agli esordi, e poco ancora si sviluppa a questo scopo. Perlage è un’impresa orientata in tal senso e da molti anni mostra il suo impegno a tal proposito. Per questo sta oggi adottando un nuovo calcolatore nazionale dell’impronta carbonica nel settore vitivinicolo, Ita.Ca.. Questo strumento offrirà dei dati definitivi sull’azienda solo nel 2014. Nell’elaborato si parte da informazioni già disponibili per altre imprese nazionali, per anticipare i probabili prossimi risultati per Perlage. A partire da questi si propongono delle strategie di miglioramento per l’azienda, al fine di ridurre le sue emissioni di gas serra e comunicare così il proprio impegno attraverso mezzi come ad esempio l’etichettatura. L’esempio di Perlage può rappresentare un riferimento utile per l’intero distretto del Conegliano Valdobbiadene D.O.C.G., al fine di rispondere alle sempre più esigenti richieste del mercato internazionale sotto questo profilo. Ita.Ca. permette inoltre all’azienda considerata di sviluppare ancora di più la sua filosofia sostenibile, riducendo nel lungo periodo i costi dell’intera filiera produttiva.
2013-10-30
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