In una visione d’insieme, non solo limitata ai confini del sistema economico italiano, ma allargata anche alla realtà europea e al mondo internazionale, emerge la congiuntura economica che ha afflitto, affligge ed affliggerà l’intero scenario globale. Il primo capitolo si dedica alle imprese italiane, emblema per la ridotta dimensione e i modelli di governance semplificata, le quali faticano oggi a cogliere l’opportunità presentata dalla domanda internazionale che, relativamente ai Paesi ad elevato tasso di sviluppo, permetterebbe di colmare il drastico calo in atto dei consumi interni. Si introduce, inoltre, il tema della crescita dimensionale, con alla base l’obiettivo di innalzare la performance delle attività economiche della Penisola. Entra anche in scena la Rete (Contrattuale) di Imprese, poiché rappresenta la possibile soluzione alle problematiche osservate; si tratta di una forma di aggregazione aziendale che, grazie alle sue peculiarità, si orienta al raggiungimento di migliori livelli di innovazione e competitività per le imprese aderenti. In ottica aziendalistica, invece, si analizzano più in generale le varie forme di aggregazione aziendale. Data la vastità del tema, però, lo studio si orienta soprattutto su quelle fattispecie rivolte, o consigliate, alle piccole e medie imprese e, in particolare, a quelle collaborazioni aziendali che maggiormente ricordano le Reti di Imprese, riportandone, con estrema chiarezza, analogie e differenze. Spostandosi su un piano prettamente giuridico, si ripercorre, anno dopo anno, il lavoro svolto dal legislatore italiano in riferimento al Contratto di Rete, la forma più aggiornata e strutturata di una certa modalità di cooperazione tra imprese. Si tratta di un’evoluzione normativa molto dinamica, che, dal 2008, si protrae fino ai giorni odierni, lasciando intendere futuri ed ulteriori aggiornamenti. Lo si analizza in ogni suo punto e si precisa l’ampia gamma di “retisti”, i quali, attraverso la costituzione della Rete, possono giovare dei numerosi vantaggi offerti dall’istituto. Si fa riferimento a quanto studiato dagli istituti di ricerca, riportato dagli esperti in letteratura, compreso nelle norme dell’ordinamento giuridico e, in generale, ad ogni contributo di quanti si sono misurati con il tema in questione. Ne risulta, quindi, una visione d’insieme, completa, poiché analizzata dal punto di vista sia economico, sia aziendalistico che giuridico. Dopo aver esposto il pensiero iniziale, nel primo capitolo, ed averlo successivamente argomentato, nei successivi, segue in coda un capitolo conclusivo. In esso, che rappresenta pertanto il punto d’arrivo dell’elaborato, vengono rinfrescati gli obiettivi iniziali e desunti i risultati finali.

Il Contratto di Rete come soluzione alla crescita delle PMI italiane: svolgimento e difesa di un’idea.

Villalta, Alessandro
2013/2014

Abstract

In una visione d’insieme, non solo limitata ai confini del sistema economico italiano, ma allargata anche alla realtà europea e al mondo internazionale, emerge la congiuntura economica che ha afflitto, affligge ed affliggerà l’intero scenario globale. Il primo capitolo si dedica alle imprese italiane, emblema per la ridotta dimensione e i modelli di governance semplificata, le quali faticano oggi a cogliere l’opportunità presentata dalla domanda internazionale che, relativamente ai Paesi ad elevato tasso di sviluppo, permetterebbe di colmare il drastico calo in atto dei consumi interni. Si introduce, inoltre, il tema della crescita dimensionale, con alla base l’obiettivo di innalzare la performance delle attività economiche della Penisola. Entra anche in scena la Rete (Contrattuale) di Imprese, poiché rappresenta la possibile soluzione alle problematiche osservate; si tratta di una forma di aggregazione aziendale che, grazie alle sue peculiarità, si orienta al raggiungimento di migliori livelli di innovazione e competitività per le imprese aderenti. In ottica aziendalistica, invece, si analizzano più in generale le varie forme di aggregazione aziendale. Data la vastità del tema, però, lo studio si orienta soprattutto su quelle fattispecie rivolte, o consigliate, alle piccole e medie imprese e, in particolare, a quelle collaborazioni aziendali che maggiormente ricordano le Reti di Imprese, riportandone, con estrema chiarezza, analogie e differenze. Spostandosi su un piano prettamente giuridico, si ripercorre, anno dopo anno, il lavoro svolto dal legislatore italiano in riferimento al Contratto di Rete, la forma più aggiornata e strutturata di una certa modalità di cooperazione tra imprese. Si tratta di un’evoluzione normativa molto dinamica, che, dal 2008, si protrae fino ai giorni odierni, lasciando intendere futuri ed ulteriori aggiornamenti. Lo si analizza in ogni suo punto e si precisa l’ampia gamma di “retisti”, i quali, attraverso la costituzione della Rete, possono giovare dei numerosi vantaggi offerti dall’istituto. Si fa riferimento a quanto studiato dagli istituti di ricerca, riportato dagli esperti in letteratura, compreso nelle norme dell’ordinamento giuridico e, in generale, ad ogni contributo di quanti si sono misurati con il tema in questione. Ne risulta, quindi, una visione d’insieme, completa, poiché analizzata dal punto di vista sia economico, sia aziendalistico che giuridico. Dopo aver esposto il pensiero iniziale, nel primo capitolo, ed averlo successivamente argomentato, nei successivi, segue in coda un capitolo conclusivo. In esso, che rappresenta pertanto il punto d’arrivo dell’elaborato, vengono rinfrescati gli obiettivi iniziali e desunti i risultati finali.
2013-10-22
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/18046