La Politica Agricola Comune nasce allo scopo di riconoscere l’agricoltura come un settore di competenza comunitaria, al fine della cui ottimale gestione risultano necessarie la cooperazione internazionale e la determinazione di obiettivi condivisi, da perseguire secondo una precisa etica e accordi tra nazioni. Pur essendo la PAC un ambito strettamente connesso alle varie sfere di interesse socioeconomico, è emersa soprattutto a partire dalla seconda metà del XX secolo la necessità di conferirle una sua identità distinta, così da potersi approcciare alle questioni ad essa relative in modo più mirato e specifico. La Politica Agricola Comune non si interessa meramente della gestione del settore agricolo, ma anche delle dinamiche che vengono a delinearsi tra Stati, dello sviluppo rurale, della conservazione del territorio, dell’armonia che deve persistere tra l’esercizio delle professioni agricole e le aree che ne sono oggetto. Dinnanzi a un quadro tanto complesso e delicato, assumono un ruolo fondamentale le figure impegnate in questo settore, la loro azione e i rapporti interpersonali che si possono identificare a livello lavorativo. Questo studio si propone di prendere in esame alcune delle maggiori conquiste e delle più incisive riforme della PAC e di evidenziare, attraverso un excursus storico, come abbiano influito sullo scenario europeo e sul nostro presente, per poter introdurre a una conseguente considerazione in merito agli effetti positivi o meno delle differenti strategie adottate e della loro applicazione. Risulta inoltre di grande interesse analizzare le diverse forme di occupazione nel settore agricolo e gli approcci adottabili nell’amministrazione dei terreni da parte delle differenti figure professionali coinvolte nelle dinamiche approfondite. Per evidenziare la connotazione trasversale del poliedrico mondo dell’agricoltura, ci si sofferma inoltre sull’agriturismo e sul suo carattere di polo di attrazione nel contesto del turismo rurale. Gli aspetti osservati e descritti mirano a rimarcare l’importanza dell’agricoltura e il suo considerevole ascendente sia da un punto di vista territoriale che globale. L’agricoltura è da sempre considerata una delle principali fonti di sostentamento e l’evoluzione umana, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non ne ha determinato una svalutazione, bensì un’innegabile forma di rivalsa che ha portato il settore a espandere il suo raggio di interesse fino alle nuove tecnologie, alla collaborazione comunitaria e all’aumento dell’eterogeneità dei compiti. Il concetto odierno di agricoltura non è scindibile da quelli di industria, turismo e sensibilità ecologica, cosa che fa dell’equilibro di tale ambito il garante dell’armonia tra innumerevoli altri settori, nonché tra uomo e ambiente.

La Pac (politica agricola comune) e le ricadute sul piano dei rapporti di lavoro

Ferrazzo, Giovanni
2019/2020

Abstract

La Politica Agricola Comune nasce allo scopo di riconoscere l’agricoltura come un settore di competenza comunitaria, al fine della cui ottimale gestione risultano necessarie la cooperazione internazionale e la determinazione di obiettivi condivisi, da perseguire secondo una precisa etica e accordi tra nazioni. Pur essendo la PAC un ambito strettamente connesso alle varie sfere di interesse socioeconomico, è emersa soprattutto a partire dalla seconda metà del XX secolo la necessità di conferirle una sua identità distinta, così da potersi approcciare alle questioni ad essa relative in modo più mirato e specifico. La Politica Agricola Comune non si interessa meramente della gestione del settore agricolo, ma anche delle dinamiche che vengono a delinearsi tra Stati, dello sviluppo rurale, della conservazione del territorio, dell’armonia che deve persistere tra l’esercizio delle professioni agricole e le aree che ne sono oggetto. Dinnanzi a un quadro tanto complesso e delicato, assumono un ruolo fondamentale le figure impegnate in questo settore, la loro azione e i rapporti interpersonali che si possono identificare a livello lavorativo. Questo studio si propone di prendere in esame alcune delle maggiori conquiste e delle più incisive riforme della PAC e di evidenziare, attraverso un excursus storico, come abbiano influito sullo scenario europeo e sul nostro presente, per poter introdurre a una conseguente considerazione in merito agli effetti positivi o meno delle differenti strategie adottate e della loro applicazione. Risulta inoltre di grande interesse analizzare le diverse forme di occupazione nel settore agricolo e gli approcci adottabili nell’amministrazione dei terreni da parte delle differenti figure professionali coinvolte nelle dinamiche approfondite. Per evidenziare la connotazione trasversale del poliedrico mondo dell’agricoltura, ci si sofferma inoltre sull’agriturismo e sul suo carattere di polo di attrazione nel contesto del turismo rurale. Gli aspetti osservati e descritti mirano a rimarcare l’importanza dell’agricoltura e il suo considerevole ascendente sia da un punto di vista territoriale che globale. L’agricoltura è da sempre considerata una delle principali fonti di sostentamento e l’evoluzione umana, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non ne ha determinato una svalutazione, bensì un’innegabile forma di rivalsa che ha portato il settore a espandere il suo raggio di interesse fino alle nuove tecnologie, alla collaborazione comunitaria e all’aumento dell’eterogeneità dei compiti. Il concetto odierno di agricoltura non è scindibile da quelli di industria, turismo e sensibilità ecologica, cosa che fa dell’equilibro di tale ambito il garante dell’armonia tra innumerevoli altri settori, nonché tra uomo e ambiente.
2019-03-22
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