Il mondo si sta avviando verso una profonda fase di cambiamenti demografici ed epidemiologici. Con la scomparsa delle più pericolose malattie infettive, le innovazioni tecnologiche ed i nuovi metodi di cura, la vita media dei cittadini si è allungata enormemente, facendo emergere nuove problematiche che mettono fortemente in crisi la sostenibilità del sistema socio-sanitario e richiedono trasformazioni ideologiche e organizzative. È questo il punto di partenza del mio studio, il quale propone un’analisi di come, sia a livello internazionale che nel caso particolare dello stato italiano, si cerchi di risolvere una delle grandi criticità che sta emergendo: la disabilità e l’accesso alle cure. È stato infatti riscontrato come, sia in Italia che in altri paesi, l’accesso alle cure e la qualità delle stesse sia, per le persone con disabilità, nettamente inferiore rispetto al resto della popolazione; tale mancanza è dovuta a diversi fattori, quali fattori ideologici nella considerazione della disabilità stessa e la mancanza di conoscenze degli stessi medici sul trattamento ed i diversi bisogni che questa categoria di persone necessitano. Verranno dunque esposte le caratteristiche del Progetto DAMA di Sacile, che propone un nuovo modello organizzativo che permetta l’accesso alle cure da parte delle persone con disabilità, in particolare quella intellettiva; l’obiettivo è non solo quello di dimostrare come tale progetto innovativo si inserisca perfettamente nelle linee strategiche internazionali e nazionali, ma anche come la versatilità di tale modello possa essere facilmente riprodotta in moltissime realtà italiane e non solo, rendendolo idoneo alla possibile risoluzione di una delle criticità emergenti nella nostra società.
La Disabilità ed i nuovi bisogni. un'esperienza innovativa nell'area del Nord-Est.
Da Ros, Riccardo Giovanni
2019/2020
Abstract
Il mondo si sta avviando verso una profonda fase di cambiamenti demografici ed epidemiologici. Con la scomparsa delle più pericolose malattie infettive, le innovazioni tecnologiche ed i nuovi metodi di cura, la vita media dei cittadini si è allungata enormemente, facendo emergere nuove problematiche che mettono fortemente in crisi la sostenibilità del sistema socio-sanitario e richiedono trasformazioni ideologiche e organizzative. È questo il punto di partenza del mio studio, il quale propone un’analisi di come, sia a livello internazionale che nel caso particolare dello stato italiano, si cerchi di risolvere una delle grandi criticità che sta emergendo: la disabilità e l’accesso alle cure. È stato infatti riscontrato come, sia in Italia che in altri paesi, l’accesso alle cure e la qualità delle stesse sia, per le persone con disabilità, nettamente inferiore rispetto al resto della popolazione; tale mancanza è dovuta a diversi fattori, quali fattori ideologici nella considerazione della disabilità stessa e la mancanza di conoscenze degli stessi medici sul trattamento ed i diversi bisogni che questa categoria di persone necessitano. Verranno dunque esposte le caratteristiche del Progetto DAMA di Sacile, che propone un nuovo modello organizzativo che permetta l’accesso alle cure da parte delle persone con disabilità, in particolare quella intellettiva; l’obiettivo è non solo quello di dimostrare come tale progetto innovativo si inserisca perfettamente nelle linee strategiche internazionali e nazionali, ma anche come la versatilità di tale modello possa essere facilmente riprodotta in moltissime realtà italiane e non solo, rendendolo idoneo alla possibile risoluzione di una delle criticità emergenti nella nostra società.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
865920-1224684.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.99 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.99 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14247/15391