Le relazioni diplomatiche tra l’Unione Europea e la Cina, stabilite a maggio del 1975, rappresentano oggi, una delle relazioni più importanti nel mondo. Questo risultato, nonostante quarantun anni di rapporti ufficiali registrati, è stato raggiunto grazie all’intensificazione delle interazioni avvenute negli ultimi quindici anni. In questo senso è fondamentale un’osservazione attenta riguardante ogni singolo fenomeno che avviene in Europa e in Cina perché risultano fondamentali per la comprensione e l’evoluzione dei rapporti bilaterali e le loro possibili conseguenze. Alla fine del 2016, sembra ormai pienamente accettata e assimilata, in Europa, la forte presenza della Cina nei rapporti commerciali. In particolare dopo la fase acuta della crisi economica e del debito sovrano, da cui l’Unione Europea è uscita fortemente indebolita, la Cina è diventata partner fondamentale per i Paesi membri. Questi sembrano essere entrati in una fase di competizione per attrarre gli investimenti cinesi nel proprio territorio e per proporsi come porta d’accesso per la Cina nel mercato europeo. Negli ultimi anni, si è potuto osservare un grande interesse da parte della Cina verso il Regno Unito. Infatti, tra il 2012 e il 2015, il volume degli scambi bilaterali è cresciuto del 150%. Inoltre il Regno Unito, dall’essere il più grande investitore europeo per la Cina, è diventato anche il destinatario prediletto degli investimenti cinesi in Europa. Mentre tutti i dati sembravano confermare che la Gran Bretagna sarebbe diventa la seconda porta d’accesso (dopo la Germania) per la Cina al mercato europeo, il risultato del referendum inglese del 23 giugno 2016 ha scosso l’intero mondo. Come si prefigureranno gli scenari futuri? E quali cambiamenti porterà la Brexit alle relazioni tra l’Unione Europea e la Cina?
Relazioni tra l'Unione Europea e la Cina: il Regno Unito e la Brexit
Hua, Wang Yu
2017/2018
Abstract
Le relazioni diplomatiche tra l’Unione Europea e la Cina, stabilite a maggio del 1975, rappresentano oggi, una delle relazioni più importanti nel mondo. Questo risultato, nonostante quarantun anni di rapporti ufficiali registrati, è stato raggiunto grazie all’intensificazione delle interazioni avvenute negli ultimi quindici anni. In questo senso è fondamentale un’osservazione attenta riguardante ogni singolo fenomeno che avviene in Europa e in Cina perché risultano fondamentali per la comprensione e l’evoluzione dei rapporti bilaterali e le loro possibili conseguenze. Alla fine del 2016, sembra ormai pienamente accettata e assimilata, in Europa, la forte presenza della Cina nei rapporti commerciali. In particolare dopo la fase acuta della crisi economica e del debito sovrano, da cui l’Unione Europea è uscita fortemente indebolita, la Cina è diventata partner fondamentale per i Paesi membri. Questi sembrano essere entrati in una fase di competizione per attrarre gli investimenti cinesi nel proprio territorio e per proporsi come porta d’accesso per la Cina nel mercato europeo. Negli ultimi anni, si è potuto osservare un grande interesse da parte della Cina verso il Regno Unito. Infatti, tra il 2012 e il 2015, il volume degli scambi bilaterali è cresciuto del 150%. Inoltre il Regno Unito, dall’essere il più grande investitore europeo per la Cina, è diventato anche il destinatario prediletto degli investimenti cinesi in Europa. Mentre tutti i dati sembravano confermare che la Gran Bretagna sarebbe diventa la seconda porta d’accesso (dopo la Germania) per la Cina al mercato europeo, il risultato del referendum inglese del 23 giugno 2016 ha scosso l’intero mondo. Come si prefigureranno gli scenari futuri? E quali cambiamenti porterà la Brexit alle relazioni tra l’Unione Europea e la Cina?File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/15065