La Legionella è un batterio ubiquitario, infatti è presente in tutti gli ambienti con una diffusione del 90%. L’uomo e il batterio del genere Legionella, quindi, vivono a stretto contatto. A causa di variazioni di tipo ambientale e antropico, questi batteri proliferano e la loro concentrazione aumenta fino da superare i limiti imposti a norma di legge. Sono queste le condizioni che potrebbero potenzialmente causare l’espressione della malattia nell’uomo: la Legionellosi. Per questo motivo è necessario attuare tutte le pratiche atte a prevenire, correggere e monitorare la proliferazione incontrollata del batterio. Gli obiettivi di questo studio sono la determinazione dell’incidenza di Legionella in campioni d’acqua ad uso umano e la valutazione della sua distribuzione, per tipo di utenza e per sierotipo, in strutture ricettive e sanitarie. I dati ricavati sono, infine, rapportati alle fasce di intervento necessario da applicare in base alla concentrazione di Unità Formanti Colonia di Legionella su litro (UFC/l) La metodologia analitica utilizzata per la determinazione delle concentrazioni nei campioni di acqua sanitaria è il metodo Membrana su agar e si basa sul deposito di membrana su piastra, utilizzato per ottenere l’isolamento dei batteri del genere Legionella e la determinazione del loro numero nei campioni di acqua. Dalla successiva elaborazione dei dati si sono ottenuti dei risultati che dimostrano che circa il 34% dei campioni analizzati sia risultato positivo al batterio. Di questo 34%, il 55% sono campioni d’acqua prelevati da strutture sanitarie e il restante 45% da strutture ricettive. Inoltre, il 25% dei campioni positivi rispetto a quelli totali è stato prelevato da utenze come lavandini, docce, vasche o bidet. Su questa base, si consiglia di effettuare tutte le pratiche necessarie e regolate a norma di legge, atte a limitare la potenziale pericolosità della Legionella. Particolare attenzione si deve porre alla presenza del batterio in corrispondenza delle utenze, che sono luoghi in cui quest’ultimo, se presente, e l’uomo sono a diretto contatto. Infine, in caso di presenza di Legionella in concentrazioni maggiori rispetto ai limiti imposti a norma di legge, è importante scegliere il trattamento adeguato in base all’intervallo nel quale è presente la concentrazione analizzata e al trattamento indicato in base all’intervallo stesso.

La Legionella nell'acqua sanitaria. Analisi dell’incidenza e valutazione della distribuzione in campioni di acqua sanitaria campionati tra giugno 2019 e dicembre 2022.

Vita, Adriana
2023/2024

Abstract

La Legionella è un batterio ubiquitario, infatti è presente in tutti gli ambienti con una diffusione del 90%. L’uomo e il batterio del genere Legionella, quindi, vivono a stretto contatto. A causa di variazioni di tipo ambientale e antropico, questi batteri proliferano e la loro concentrazione aumenta fino da superare i limiti imposti a norma di legge. Sono queste le condizioni che potrebbero potenzialmente causare l’espressione della malattia nell’uomo: la Legionellosi. Per questo motivo è necessario attuare tutte le pratiche atte a prevenire, correggere e monitorare la proliferazione incontrollata del batterio. Gli obiettivi di questo studio sono la determinazione dell’incidenza di Legionella in campioni d’acqua ad uso umano e la valutazione della sua distribuzione, per tipo di utenza e per sierotipo, in strutture ricettive e sanitarie. I dati ricavati sono, infine, rapportati alle fasce di intervento necessario da applicare in base alla concentrazione di Unità Formanti Colonia di Legionella su litro (UFC/l) La metodologia analitica utilizzata per la determinazione delle concentrazioni nei campioni di acqua sanitaria è il metodo Membrana su agar e si basa sul deposito di membrana su piastra, utilizzato per ottenere l’isolamento dei batteri del genere Legionella e la determinazione del loro numero nei campioni di acqua. Dalla successiva elaborazione dei dati si sono ottenuti dei risultati che dimostrano che circa il 34% dei campioni analizzati sia risultato positivo al batterio. Di questo 34%, il 55% sono campioni d’acqua prelevati da strutture sanitarie e il restante 45% da strutture ricettive. Inoltre, il 25% dei campioni positivi rispetto a quelli totali è stato prelevato da utenze come lavandini, docce, vasche o bidet. Su questa base, si consiglia di effettuare tutte le pratiche necessarie e regolate a norma di legge, atte a limitare la potenziale pericolosità della Legionella. Particolare attenzione si deve porre alla presenza del batterio in corrispondenza delle utenze, che sono luoghi in cui quest’ultimo, se presente, e l’uomo sono a diretto contatto. Infine, in caso di presenza di Legionella in concentrazioni maggiori rispetto ai limiti imposti a norma di legge, è importante scegliere il trattamento adeguato in base all’intervallo nel quale è presente la concentrazione analizzata e al trattamento indicato in base all’intervallo stesso.
2023-03-06
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/14026