L’istituto della somministrazione di lavoro nell’ordinamento legislativo italiano è, al giorno d’oggi, caratterizzato da ampia diffusione in tutto il territorio nazionale. Questo studio si propone di tracciare un quadro organico dell’evoluzione normativa di tale istituto, partendo dal divieto di interposizione di manodopera ed arrivando all’apparato legislativo odierno, aggiungendo all’analisi il soggetto delle agenzie per il lavoro e l’esempio costituito da Randstad Italia Spa. Indagando i cambiamenti avvenuti nel mercato del lavoro, e le conseguenti modificate esigenze in capo alle imprese, l’evoluzione normativa della fattispecie analizzata rappresenta il percorso attraverso cui il legislatore mira a combattere le rigidità tipiche del mercato attraverso la sua flessibilizzazione. Con l’introduzione del lavoro interinale con la Legge numero 196/1997 viene per la prima volta data liceità al concetto di intermediazione di lavoro, fino a quel momento caratterizzata da un’accezione prettamente negativa, purché l’interposto disponga di caratteristiche individuate dal legislatore. Successivamente, con il Decreto Legislativo numero 276/2003, prosegue il cammino iniziato con la riforma precedente verso la flessibilità, considerata lo strumento da utilizzare per combattere le sfide poste dal contesto economico e sociale e combattere il fenomeno della disoccupazione: fra le varie riforme contenute nel decreto, viene abrogato l’istituto del lavoro interinale ed introdotta la somministrazione di manodopera. Le successive riforme, fra le più impattanti il Decreto Legislativo numero 81/2015 e il Decreto Legge numero 87/2018, hanno modificato alcuni elementi della fattispecie, ad esempio durata contrattuale, campo di applicazione ed apparato sanzionatorio, senza però variarne la natura. A livello generale, si può affermare che, a partire dal 1997, il legislatore abbia avuto l’obiettivo di trasformare il mercato del lavoro attraverso un’iniezione di flessibilità, mantenendo alto il livello di protezione nei confronti dell’individuo. Tramite la crescente attenzione a diritti del lavoratore, sua tutela e formazione professionale, la posizione individuale del lavoratore non è più connessa alla garanzia del posto di lavoro, ma all’occupabilità in tutte le fasi della vita lavorativa. Il percorso verso la flessibilità, da un lato sostenuto in quanto connesso alla modernizzazione di un mercato ritenuto dai più troppo rigido per essere sano e funzionare in modo efficiente, viene dall’altro lato criticato per la conseguente precarizzazione del lavoro, a scapito dell’individuo. Nel presentare la fattispecie della somministrazione di lavoro, attore protagonista risulta essere l’agenzia per il lavoro, che viene analizzata con particolare attenzione ai requisiti da soddisfare per l’iscrizione all’albo e l’esercizio dell’attività, e l’evoluzione di questi nel corso del tempo. Attraverso la descrizione di struttura, caratteristiche e funzioni dell’istituto della somministrazione e dell’agenzia, il testo analizza poi l’azienda Randstad Italia Spa, considerata un esempio virtuoso di soggetto operante nel mercato. Un operatore a 360°, che agisce su più fronti ed, attraverso una serie di servizi distinti ma tra loro complementari, migliora la qualità e l’efficienza del servizio offerto ed il sostegno nei confronti dell’individuo alla ricerca di occupazione e dell’azienda con necessità di manodopera, riuscendo a realizzare il perfect match fra i soggetti appena citati.

La somministrazione di lavoro: il ruolo centrale delle Agenzie per il Lavoro

Tessaro, Chiara
2022/2023

Abstract

L’istituto della somministrazione di lavoro nell’ordinamento legislativo italiano è, al giorno d’oggi, caratterizzato da ampia diffusione in tutto il territorio nazionale. Questo studio si propone di tracciare un quadro organico dell’evoluzione normativa di tale istituto, partendo dal divieto di interposizione di manodopera ed arrivando all’apparato legislativo odierno, aggiungendo all’analisi il soggetto delle agenzie per il lavoro e l’esempio costituito da Randstad Italia Spa. Indagando i cambiamenti avvenuti nel mercato del lavoro, e le conseguenti modificate esigenze in capo alle imprese, l’evoluzione normativa della fattispecie analizzata rappresenta il percorso attraverso cui il legislatore mira a combattere le rigidità tipiche del mercato attraverso la sua flessibilizzazione. Con l’introduzione del lavoro interinale con la Legge numero 196/1997 viene per la prima volta data liceità al concetto di intermediazione di lavoro, fino a quel momento caratterizzata da un’accezione prettamente negativa, purché l’interposto disponga di caratteristiche individuate dal legislatore. Successivamente, con il Decreto Legislativo numero 276/2003, prosegue il cammino iniziato con la riforma precedente verso la flessibilità, considerata lo strumento da utilizzare per combattere le sfide poste dal contesto economico e sociale e combattere il fenomeno della disoccupazione: fra le varie riforme contenute nel decreto, viene abrogato l’istituto del lavoro interinale ed introdotta la somministrazione di manodopera. Le successive riforme, fra le più impattanti il Decreto Legislativo numero 81/2015 e il Decreto Legge numero 87/2018, hanno modificato alcuni elementi della fattispecie, ad esempio durata contrattuale, campo di applicazione ed apparato sanzionatorio, senza però variarne la natura. A livello generale, si può affermare che, a partire dal 1997, il legislatore abbia avuto l’obiettivo di trasformare il mercato del lavoro attraverso un’iniezione di flessibilità, mantenendo alto il livello di protezione nei confronti dell’individuo. Tramite la crescente attenzione a diritti del lavoratore, sua tutela e formazione professionale, la posizione individuale del lavoratore non è più connessa alla garanzia del posto di lavoro, ma all’occupabilità in tutte le fasi della vita lavorativa. Il percorso verso la flessibilità, da un lato sostenuto in quanto connesso alla modernizzazione di un mercato ritenuto dai più troppo rigido per essere sano e funzionare in modo efficiente, viene dall’altro lato criticato per la conseguente precarizzazione del lavoro, a scapito dell’individuo. Nel presentare la fattispecie della somministrazione di lavoro, attore protagonista risulta essere l’agenzia per il lavoro, che viene analizzata con particolare attenzione ai requisiti da soddisfare per l’iscrizione all’albo e l’esercizio dell’attività, e l’evoluzione di questi nel corso del tempo. Attraverso la descrizione di struttura, caratteristiche e funzioni dell’istituto della somministrazione e dell’agenzia, il testo analizza poi l’azienda Randstad Italia Spa, considerata un esempio virtuoso di soggetto operante nel mercato. Un operatore a 360°, che agisce su più fronti ed, attraverso una serie di servizi distinti ma tra loro complementari, migliora la qualità e l’efficienza del servizio offerto ed il sostegno nei confronti dell’individuo alla ricerca di occupazione e dell’azienda con necessità di manodopera, riuscendo a realizzare il perfect match fra i soggetti appena citati.
2022-03-28
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/13225