I travolgenti processi di integrazione internazionale innescati dalla globalizzazione hanno coinvolto anche le imprese di dimensione minore che, costrette ad affrontare la competizione dei concorrenti esteri, si sono affacciate al panorama internazionale, acquistando maggiore consapevolezza circa le opportunità che un processo di apertura può offrire. Il presente elaborato si propone di approfondire lo sviluppo internazionale delle piccole e medie imprese, focalizzando l’attenzione sugli Investimenti Diretti Esteri (IDE) quale strategia di entrata nei mercati mondiali. Nel primo capitolo viene affrontato il tema dell’internazionalizzazione delle imprese minori, individuando le cause che sono all’origine di un processo di espansione estera, nonché gli ostacoli e i rischi connessi a tale scelta. Il secondo capitolo è dedicato invece agli Investimenti Diretti Esteri (IDE), strumento grazie al quale l’impresa può agire direttamente nel mercato di sbocco. Dopo aver messo in luce le determinanti degli IDE, vengono evidenziati gli effetti che tale strategia può avere sui Paesi coinvolti, siano essi investitori o riceventi. Attraverso i dati forniti dalle fonti sistematiche ufficiali, il capitolo tre analizza la dinamica dei flussi di IDE nel tempo e nello spazio, sottolineandone la crescente diffusione. Dipinto lo scenario internazionale, viene approfondita anche la posizione dell’Europa e, successivamente, dell’Italia. Al fine di verificare sul piano empirico quanto trattato precedentemente solo a livello teorico, nel quarto capitolo viene svolta un’indagine campionaria, basata su dati rilevati dal Centro TeDIS di Venezia. L’analisi si propone di sottolineare la crescente “democratizzazione” dei processi di espansione estera, evidenziando al contempo gli effetti positivi derivanti da tale scelta. I risultati emersi sottolineano il potenziale inespresso delle PMI che, pur mostrandosi all’altezza della sfida posta dalla globalizzazione, sono legate ai vincoli derivanti dalla piccola dimensione. A tal proposito, un ruolo fondamentale è rivestito dalle politiche pubbliche a sostegno dell’internazionalizzzaione delle PMI, tema trattato nell’ultimo capitolo di questo elaborato. Se debitamente accompagnate in tale processo infatti, esse potranno accrescere il loro radicamento a livello interenazionale, liberando il loro potenziale a beneficio dell’intera economia italiana.
L'apertura internazionale delle PMI tramite Investimenti Diretti Esteri
Tardivo, Elisa
2012/2013
Abstract
I travolgenti processi di integrazione internazionale innescati dalla globalizzazione hanno coinvolto anche le imprese di dimensione minore che, costrette ad affrontare la competizione dei concorrenti esteri, si sono affacciate al panorama internazionale, acquistando maggiore consapevolezza circa le opportunità che un processo di apertura può offrire. Il presente elaborato si propone di approfondire lo sviluppo internazionale delle piccole e medie imprese, focalizzando l’attenzione sugli Investimenti Diretti Esteri (IDE) quale strategia di entrata nei mercati mondiali. Nel primo capitolo viene affrontato il tema dell’internazionalizzazione delle imprese minori, individuando le cause che sono all’origine di un processo di espansione estera, nonché gli ostacoli e i rischi connessi a tale scelta. Il secondo capitolo è dedicato invece agli Investimenti Diretti Esteri (IDE), strumento grazie al quale l’impresa può agire direttamente nel mercato di sbocco. Dopo aver messo in luce le determinanti degli IDE, vengono evidenziati gli effetti che tale strategia può avere sui Paesi coinvolti, siano essi investitori o riceventi. Attraverso i dati forniti dalle fonti sistematiche ufficiali, il capitolo tre analizza la dinamica dei flussi di IDE nel tempo e nello spazio, sottolineandone la crescente diffusione. Dipinto lo scenario internazionale, viene approfondita anche la posizione dell’Europa e, successivamente, dell’Italia. Al fine di verificare sul piano empirico quanto trattato precedentemente solo a livello teorico, nel quarto capitolo viene svolta un’indagine campionaria, basata su dati rilevati dal Centro TeDIS di Venezia. L’analisi si propone di sottolineare la crescente “democratizzazione” dei processi di espansione estera, evidenziando al contempo gli effetti positivi derivanti da tale scelta. I risultati emersi sottolineano il potenziale inespresso delle PMI che, pur mostrandosi all’altezza della sfida posta dalla globalizzazione, sono legate ai vincoli derivanti dalla piccola dimensione. A tal proposito, un ruolo fondamentale è rivestito dalle politiche pubbliche a sostegno dell’internazionalizzzaione delle PMI, tema trattato nell’ultimo capitolo di questo elaborato. Se debitamente accompagnate in tale processo infatti, esse potranno accrescere il loro radicamento a livello interenazionale, liberando il loro potenziale a beneficio dell’intera economia italiana.File | Dimensione | Formato | |
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