La questione abitativa è il focus tematico di questa tesi, che ha origine da una ricerca sul campo svoltasi tra i mesi di febbraio e dicembre del 2014 nella città di Torino. L’osservazione si è focalizzata, in primis, sul lavoro degli Sportelli Casa non istituzionali di due Centri Sociali torinesi e sull’attivismo cittadino in merito alla rivendicazione del diritto alla casa. L’ascolto delle storie di chi, durante questi mesi, è passato dagli Sportelli, la partecipazione a picchetti anti-sfratto e manifestazioni e la frequentazione di occupazioni abitative illegali, diventano uno strumento ed un rimando concreto per poter interrogarsi non solo sul senso del diritto alla casa, ma su quello più ampio del diritto alla cittadinanza. La tesi – in un continuo rimando tra teoria, attualità e pratiche – cerca, quindi, di ampliare l’orizzonte di analisi della questione abitativa, introducendo delle riflessioni sui concetti di cittadinanze disuguali, sul diritto alla città e ai beni comuni. La casa, diventa, così, una efficace variabile per dimostrare, da una parte, le diseguaglianze in atto nella nostra società, esacerbate dal neoliberalismo e dall’indebolimento del welfare sociale e, dall’altra, per dare voce all’attivismo di chi si organizza e cerca di fronteggiare l’erosione di questo diritto sociale e di cittadinanza. I capitoli teorici si completano e sono intrinsecamente legati al diario etnografico, contenuto al fondo della tesi.
Casa, città, cittadinanza. La questione abitativa tra teoria e pratiche
Albergo, Ripalta
2015/2016
Abstract
La questione abitativa è il focus tematico di questa tesi, che ha origine da una ricerca sul campo svoltasi tra i mesi di febbraio e dicembre del 2014 nella città di Torino. L’osservazione si è focalizzata, in primis, sul lavoro degli Sportelli Casa non istituzionali di due Centri Sociali torinesi e sull’attivismo cittadino in merito alla rivendicazione del diritto alla casa. L’ascolto delle storie di chi, durante questi mesi, è passato dagli Sportelli, la partecipazione a picchetti anti-sfratto e manifestazioni e la frequentazione di occupazioni abitative illegali, diventano uno strumento ed un rimando concreto per poter interrogarsi non solo sul senso del diritto alla casa, ma su quello più ampio del diritto alla cittadinanza. La tesi – in un continuo rimando tra teoria, attualità e pratiche – cerca, quindi, di ampliare l’orizzonte di analisi della questione abitativa, introducendo delle riflessioni sui concetti di cittadinanze disuguali, sul diritto alla città e ai beni comuni. La casa, diventa, così, una efficace variabile per dimostrare, da una parte, le diseguaglianze in atto nella nostra società, esacerbate dal neoliberalismo e dall’indebolimento del welfare sociale e, dall’altra, per dare voce all’attivismo di chi si organizza e cerca di fronteggiare l’erosione di questo diritto sociale e di cittadinanza. I capitoli teorici si completano e sono intrinsecamente legati al diario etnografico, contenuto al fondo della tesi.File | Dimensione | Formato | |
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