L’esplosione della centrale di Chernobyl ha determinato conseguenze rilevanti a livello sociale, economico, ambientale e sanitario, soprattutto in Bielorussia. Le principali vittime dell’incidente sono i bambini, i quali hanno riportato maggiori problematiche sulla salute; è stato rilevato un elevato numero di cesio nel loro organismo e un aumento esponenziale di tumori alla tiroide. Sulla base di questo, la maggior parte dei Paesi europei si sono mobilitati per accogliere ed aiutare i bambini vittime di radiazioni, tramite i soggiorni terapeutici temporanei. L’accoglienza aveva e ha tuttora l’obiettivo di far “disintossicare” i bambini. Nel corso degli anni, soprattutto in Italia, questi percorsi si sono sempre più indirizzati verso un aspetto solidaristico. Così facendo, i soggiorni climatici hanno permesso a molte coppie di conoscere bambini con cui hanno instaurato rapporti affettivi molto forti, tanto da voler intraprendere un procedimento adottivo “nominale”. Altre famiglie invece, hanno utilizzato questo percorso per potersi sperimentare con un bambino adottivo. Tali adozioni hanno preso sempre più rilevanza nel contesto italiano, motivo per cui il mio elaborato si concentra sugli aspetti positivi e negativi di tale fenomeno, anche attraverso l’analisi di alcuni casi studio rilevati da cinque Equipe Adozioni del Veneto.

I bambini di Chernobyl. Dai soggiorni terapeutici all’adozione

Cipolla, Elisa
2021/2022

Abstract

L’esplosione della centrale di Chernobyl ha determinato conseguenze rilevanti a livello sociale, economico, ambientale e sanitario, soprattutto in Bielorussia. Le principali vittime dell’incidente sono i bambini, i quali hanno riportato maggiori problematiche sulla salute; è stato rilevato un elevato numero di cesio nel loro organismo e un aumento esponenziale di tumori alla tiroide. Sulla base di questo, la maggior parte dei Paesi europei si sono mobilitati per accogliere ed aiutare i bambini vittime di radiazioni, tramite i soggiorni terapeutici temporanei. L’accoglienza aveva e ha tuttora l’obiettivo di far “disintossicare” i bambini. Nel corso degli anni, soprattutto in Italia, questi percorsi si sono sempre più indirizzati verso un aspetto solidaristico. Così facendo, i soggiorni climatici hanno permesso a molte coppie di conoscere bambini con cui hanno instaurato rapporti affettivi molto forti, tanto da voler intraprendere un procedimento adottivo “nominale”. Altre famiglie invece, hanno utilizzato questo percorso per potersi sperimentare con un bambino adottivo. Tali adozioni hanno preso sempre più rilevanza nel contesto italiano, motivo per cui il mio elaborato si concentra sugli aspetti positivi e negativi di tale fenomeno, anche attraverso l’analisi di alcuni casi studio rilevati da cinque Equipe Adozioni del Veneto.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/11031